lunedì 7 ottobre 2013

Due Forni

Come cambia la cronaca. Renzie fino a pochi giorni fa sembrava avesse in mano il partito e la candidatura a Palazzo Ghigi. Gli rimangono Zerbini con i rifiuti sprecati ed il Morolli Buono con niente. L'onda politica lo ha ribaltato, sembra l'unico democristiano del quale non sanno cosa farsene. Perfino Rep ha preferito riempire pagine con i morti di Lampedusa ed il dolore della Boldrini&Keynge, le uniche che non ha capito un ca.. dell'immigrazione. Enrico&Angelino come le famose coppie delle gags recitano benissimo il copione, nel loro Bagaglino democristiano popolato da comparse ridenti, si sono confermati senza un bagno di folla elettorale. Rep ha preso subito le distanze dal Sindaco di Firenze ed ha emesso il primo bollettino previsionale. Fino alla prossima smentita elettorale, il Pd è salito misteriosamente al 32%, del partito di Berlusconi rilevano solo la quota ancora spettante a lui, un pauroso 20%. Al Delfino nato e cresciuto nel suo acquario personale è difficile concedere una dimensione reale. Secondo me vale molto meno del niente attribuito ai Fini e Casini. La cosa strabiliante è che nella previsione raccolta nei fondi del caffè e dei debiti dal giornale di Barbabapà, sono stati costretti ad ammettere che il M5Stelle è il primo partito, dando Sel in braccio al Pd democristiano. Il destino di Matteo sembra avviarsi inesorabilmente verso l'eclisse, quel simpatico lettore che ci accusa, giustamente, di non avere mai indovinato niente, per una volta deve riconoscere che di democristiani e di sindaci incapaci, ce ne intendiamo. Renzie è destinato a non contare un ca..come un Biagini, per questo gli assegneranno il ruolo di segretario. Dopo quel mostro di decisionismo chiamato Epifani, Matteo sembrerà un gigante. Letta è della stessa materia dei Forlani, Fanfani, Bisaglia, Gava, lascerei stare Zaccagnini e..Moro, siamo ai piani troppo alti per un Letta. Ha invitato a Palazzo Chigi, quello che qualcuno forse per prenderlo per il culo, definisce ancora rottamatore, per pranzare, ma soprattutto per trovare un punto d'incontro tra due democristiani, Cosa facilissima, importante è che chi ha più al momento conceda qualcosa, con l'impegno di contraccambiare. Si sono alla fine accordati. Letta chiedeva una tregua, concessa, mentre Renzie pensava di essere uscito prossimo vincitore del banco politico e governativo. Invece per lui come per il Cavaliere si prospettano Servizi Sociali...permanenti. Uno a coltivare pomodori, l'altro a guidare un partito di sinistra a colpi di democristianeria, con il placet della Rosanna. Dispiace per il pullman dei famosi piddini riminesi, ha sbagliato conducente. Ve lo dico sempre, prima di Start, aspettate Melucci.