martedì 8 ottobre 2013

La Magia della Tariffa

TARES LA MAGIA DELLA TARIFFA.
Dopo tante discussioni sembra siano state determinate ed approvate, dal recente Consiglio Comunale di Rimini, le nuove tariffe da utilizzarsi nei complessi calcoli della nuova imposta sui rifiuti, la cosiddetta Tares, che sarà ricordata soprattutto per la sua breve durata. Dal prossimo anno infatti dovremo fare (o meglio rifare) i conti con una nuova forma di tassazione, la probabile Service Tax. Tornando alla Tares non tutti i conti sembrano in realtà tornare (al di là della quota dello Stato e del ricarico dell'Iva non detraibile). A Rimini, la determinazione della tariffa, è stata calcolata senza tenere conto dei criteri del DPR 158/99 ma facendo riferimento ai dati dell'Osservatorio Comunale che, evidentemente, è stato ritenuto (e la legge lo permette) maggiormente attendibile rispetto ai coefficienti del cosiddetto Decreto Ronchi. Una considerazione semplice, da conti della serva, ci porta ad immaginare che il criterio utilizzato ha permesso il contenimento dei rincari (per alcuni) non per una migliore capacità di calcolo ma per uno spostamento di una entrata (tassa) da una categoria ad un'altra. Considerato che il costo da coprire è lo stesso e che alcune fattispecie di attività economiche, oggi, pagheranno meno (o comunque meno di quanto si era immaginato fino a ieri), significa che altre categorie andranno a pagare di più di quanto prevedeva la legge originaria compensando, quindi, la quota di altri. Senza conoscere i numeri di Rimini ma conoscendo le scelte operate anche da altri Comuni, è quasi certo che questa differenza è stata messa in carico alla quota dell'utenza domestica.
 Fabio Lisi