lunedì 14 ottobre 2013

Il Verso di Renzi

Si capiva lontano un Arno che il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi, candidato alla segreteria di Largo del Nazareno, avrebbe preso le distanze dalla piattaforma programmatica che lo ha contraddistinto in questi ultimi due anni. Della parola rottamazione esiste una debole traccia come insulto ai compagni, in senso cristiano. Il giovanotto di Firenze, diventato socio della Cbr come asfaltatore, ha preso un aereo stile Obamiano, si è esibito in uno show apprezzabile, passeggiando e parlando modello Grillo. Ha riempito la Fiera del Levante di battute ripetute allo specchio della strega di Cenerentola, indossando una splendida mise perfettamente intonata all'ambiente, modello Gnassi. Gli urletti, la corsa agli autografi, sembrano modalità berlusconiane, disperazione congiunta di un miscuglio partitico che uccide un segretario all'anno. Vincerà alla grande, non è solo perchè ormai gioca da solo, ma perchè è il personaggio più confacente al partito etereo. Il suo veri nemici sono Letta&N..,, non ha proferito parola sull’appoggio di Dario Franceschini, né tanto meno di altri nemici storici. Stesso discorso vale per le proposte in materia economica. Ha capito che Ichino e Zingales non portano bene. Il nuovo del nuovo Renzi è distante anni luce dalla Leopolda del recente 2011. L'Italia cambia Verso, il suo si è spostato verso le timide sponde di un socialismo europeo, mentre il Pse vira decisamente più a sinistra. Da dirigente politico avrei votato Spd, per senso di appartenenza, spiegava dalle colonne de La Stampa. Per mantenersi leggermente diverso deve prendere le distanze dalla Balena Bianca che sta dominando la politica italiana. Se si fosse schierato con i popolari europei avrebbe servito un assist a porta vuota ai Franceschini, Letta, Fioroni. I fans lo descrivono come un prodotto dell'Ulivo, non un Dc 2.0 come Zerbini. Una grande forza di centrosinistra che ottiene la maggioranza dei voti e manda a casa il centrodestra. Come ha fatto in questi anni di vergognoso inciucio. In termini di legge elettorale fa il tifo per il dimagrito Giachetti, ha il buon gusto di non affermare che la permanenza del Porcellum è colpa di Grillo. Siamo già sulla buona strada. Sono convinto che dal Toscano arriveranno altre sorprese, troppo furbo per non annusare cosa succede nel Paese, ormai diviso tra quelli che non andranno a votare e coloro che lo faranno per punire. Un sistema elettorale costituito per il 75% da collegi uninominali, che di fatto bipolarizzerebbe il sistema politico italiano e costringerebbe a ballottaggi in tutta Italia. La Corte Costituzionale a dicembre potrebbe intervenire sul Porcellum cassando il premio di maggioranza e rendendolo di fatto proporzionale. La strategia di Renzi cambia, dopo la sconfitta alle primarie, vuole rassicurare l'apparato che rimarrà nel solco antico e nello stesso tempo corteggia Vendola, cosa francamente non difficile. Mosse scontate e disperate. Vincerà le primarie a mani basse, come tutti i sondaggi diffusi riportano. Piacerà sempre più alla cosiddetta base del Pd, e anche ad una fetta di sinistra radicale. La storia elettorale ricorda che un partito di sinistra, si chiami esso Pci o Pd, vale al massimo il 34%. Il record più recente appartiene alla candidatura di Walter Veltroni del 2008. Il Resto sono sconfitte.

P.S.
Ha capito però che fino a quando governa N...per lui e per noi...