martedì 22 ottobre 2013

Il Popolo di Roma

Quella di domenica 19 ottobre è stata una delle più belle e grandi manifestazioni degli ultimi anni. Un raduno del popolo sofferente ed incazzato per le politiche economiche, decine e decine di migliaia di giovani, migranti, donne, militanti dei movimenti sociali e di quelli ambientali, di lavoratori e pensionati non appartenenti alla Triplice di Governo. BAC hanno deciso uno sciopero con l'assenso di Letta, qualche oretta senza disturbare, mentre si sta concretizzando una formazione antagonista nelle modalità e richieste. Il vecchio sindacato scopre rughe e collusioni, una rottura con le nuove generazioni, tra precariato ed occupati, diritti sociali ed ambientali. I nemici sono l'Europa dell'austerità ed i governi dell'inciucio voluti da N...Maturano anche gli obiettivi politici, mentre continua la vergogna di una stampa asservita alle banche che comprano bond tedeschi con i soldi dei cittadini italiani. Tutte le veline avevano annunciato l'evento come un affare da poliziotti e questurini, è successo molto meno di quello che accade dentro e fuori ad ogni stadio italiano, gonfiando ogni piccolo episodio avvenuto. L'informazione è la parte più vergognosa di questa crisi che sta assalendo parti sempre più massicce della società. L'impressione che si aspetti o s'incentivi il Grande Fatto, per oscurare una protesta che parte dai cittadini, non dai partiti o da sindacati ormai scomparsi. Aveva ragione Grillo che di piazze capisce, annunciando cosa sarebbe successo, se dal punto di vista elettorale la presenza del MoVimento concede una speranza, è naturale pensare che quello che è successo a Roma si riproduca con frequenza. Il pidielle ha Bonanni, il pidi spera di cavarsela con la Spettinata, l'immagine di due partiti che hanno deciso l'unione di fatto dopo anni di incestuosa convivenza. Le primarie di Renzi sono ormai attese come i cinepanettoni di ADL.