mercoledì 30 ottobre 2013

Ing. Mauro Moretti

Egr. Ingegner MAURO MORETTI,
sono un riminese, come Lei, nato e vissuto a Rimini, figlio e nipote di ferrovieri. Amo la nostra città, anche se dopo i miei oltre settantanni devo ancora assistere ai danni che la riducono sempre peggio. Credo che anche Lei convenga che : La morte di Marina Centro, con la sparizione dell' Embassy, che costituiva un'attrattiva unica e mi pare persa per sempre,  un'offerta turistica pubblica che si riduce a due "Rave Party" che chiunque, e per prima la Polizia di Stato, vorrebbe evitare per le nefaste, inevitabili e purtroppo ripetute, conseguenze, la recente chiusura dell' Acquario, comunque un simbolo per una città di mare, nell'assoluta indifferenza dell'Amministrazione Comunale, la volontà assurda di pedonalizzare tutto il lungomare, con le conseguenze negative già sperimentate con l'isola pedonale nel Centro Storico, dove sono praticamente inesistenti i supporti dei servizi pubblici, principalmente parcheggi per autovetture, l'incapacità di propagandare l'offerta turistica rappresentata dal nostro Centro Storico e dal nostro entroterra, che chi li conosce sa quanto possano essere valide alternative alla spiaggia, costituiscono realtà indubbiamente negative. Sono questi alcuni degli argomenti e problemi che negli ultimi anni ho cercato di evidenziare anche nelle sedi che me ne hanno dato l'occasione (dal 2001 sono stato Consigliere nella mia Circoscrizione della zona "Parco Cervi - Lagomaggio"). Al "Resto del Carlino" ho affidato spesso le mie considerazioni su vari argomenti che sono parsi degni di qualche pubblicità. Poco successo ma, grato per lo spazio che mi viene concesso, continuo nella mia opera. Recentemente ho sollevato un problema per il quale mi sono permesso di citare la possibilità di un Suo autorevole intervento. So che Lei continua a frequentare la nostra città e spero che senta la stima e l'orgoglio che la Sua figura ispira nei riminesi, sicuramente in me, con l'augurio che possano aiutarLa nella Sua opera e nelle Sue fatiche quotidiane per il bene dell'Italia e la soddisfazione di Rimini. Mi aspettavo che, prima o poi, sarebbe scoppiato il problema dell'accesso ai binari della nostra stazione ferroviaria. I treni ad alta velocità fanno concorrenza agli aerei ma, sicuramente, la stazione di Rimini non ha ancora capito come adeguarsi all'organizzazione degli aeroporti. Non è questione di ascensori, che nella nostra stazione sono ubicati a 200 metri dall'ingresso, quasi nascosti e spesso inutilizzabili, perchè tutti sanno che oggi i viaggiatori hanno valigie che consentono di essere mosse su ruote ma se le scale, tutte, sono prive di scivoli, fissi o mobili, come si fa a trasportarle? Chiunque si trovi alla stazione può assistere a situazioni tragiche, di giovani e anziani che, per portare le proprie valigie, magari utilizzate in precedenza senza alcun problema in aereo, devono rischiare l'infarto per salire le scale del sottopasso. Poichè il problema riguarda in particolare i turisti che a Rimini vengono in vacanza ben equipaggiati, credo che qualcuno debba provvedere. E allora, poichè credo che la nostra Amministrazione Comunale non ci abbia pensato, chiedo al nostro illustre concittadino dott. Moretti, che con le Ferrovie dello Stato, si sa, ha un rapporto tale per cui " se vuole, può !"
 Alcide Tosi Brandi