martedì 29 ottobre 2013

Pompinari

Ha solo vinto alla Leopolda ma la macchina dei Pompinari del giornalismo italiano, quella che aveva descritto come miracolosa la discesa di Monti ed una grande risorsa il nullismo di Letta, si è dedicata a Renzi. Non ci voleva molto a capire che per quel miscuglio malriuscito chiamato pidi, il poco sindaco di Firenze rappresenti l'ultima alternativa per scongiurare una salutare diaspora politica. Allora occorre trovare un Gemello nemico. Chi meglio di Grillo può riassumere le sembianze? A dire la verità da almeno venti anni Beppe urla nelle piazze le stesse cose, poi è arrivato Casaleggio, sono diventate dominio pubblico e prima forza politica. Renzi invece si è già contornato dei migliori fondi d'investimento, si è coperto il futuro. Il ragazzino come Gnassi ed il barbuto comico per disperazione sembrano i protagonisti della prossima battaglia elettorale. Questo è quello che hanno inventato le vestali della grande stampa. Rep a dire il vero con minore enfasi del passato, pompina Matteo, il Corriere è rimasto ancora attaccato al Nipote. Sono ambedue, assieme alla Stampa, in perfetta sintonia editoriale nell'attacco quotidiano livoroso nei confronti del MoVimento. Non hanno più l'efficacia di una volta quando con le diarie lo hanno quasi distrutto, gli onorevoli cittadini, hanno imparato la lezione, alcuni sono delle piacevoli sorprese, gli altri stanno finalmente zitti e fanno numero. Una prima esperienza che poteva anche andare peggio pensando alle origini delle scelte. A Rimini si vuole organizzare per beneficenza una sfida in Piazza Cavour o davanti a Casa Moretti tra la Petitti&Bernabè e la Giulia Sarti sul tema del Trc. E' stato inviata la ruota su gomma di sfida, ognuno può scegliere i padrini che vuole, sembra che la Emma stante il nepotismo imperante abbia scelto Melucci. Un pari grado dall'altra parte ci vuole. Renzi ha appena terminato la quarta rappresentazione della Leopolda, uno spettacolo ormai stufoso nelle sue declinazioni rottamatorie, perfino Morolli105 ha detto che nel suo Palazzetto non lo vorrebbe. L'altro si prepara alla più grande offensiva contro un Presidente della Repubblica garante ed ispiratore delle Larghe Intese. Devo dire che su questo versante le idee dei due avversari coincidono. Siamo arrivati quasi morti alle nostre feste, dopo il quattro novembre vedremo installato sul Ponte Sfiga due semafori a distanza di oltre cento metri che segnalano che la Giunta Gnassi è..intermittente.