mercoledì 16 ottobre 2013

Lo Sbarco del Pd

Renzi ha capito che la Segreteria del Pd è un avviso di morte politica certa. Vuole il posto di Letta. La lotta è tutta all'interno della vecchia democristianeria, la funzione del body guard del Nipote oggi viene svolta da Franceschini, vero braccio destro di Letta. Attorno al governo di coalizione è ripreso il logoramento, le misure di protezione del Quirinale sembrano davvero scarse, poco credibili perfino dall'elettorato di riferimento. Così impara a autocelebrarsi con Barbapapà notoriamente portatore di Sfiga come il Ponte. Quello che cade certamente, non il giornale della Curia che rimane la più seria delle carte stampate. L'arrivo di un rivoluzionario come Francesco ha rivalutato la corrente della Chiesa povera, aiutato dalla moltitudine di cittadini che non hanno bisogno di mostrasi indigenti, lo sono, credenti o meno. Renzi picchia duro su tutta la linea, sa di non poter mollare: se il governo sopravvive per lui la vita si fa agra e il futuro incerto. Lui punta alla presidenza del Consiglio, Zerbini non s'accontenta di un assessorato nella Giunta Ghost. Giù botte, dalla giustizia all’economia fino alla Bossi-Fini. Renzi, più di Grillo che s'accontenta di fare opposizione nel MoVimento, esercita oggi il ruolo di nemico delle Larghe Intese. La scomunica di N.. l'ha cercata, in campo elettorale oggi vale moltissimo, come l'avversione all'amnistia ed indulto. Agita sentimenti diffusi nell'elettorato piddino a  provvedimenti di clemenza che possano favorire B, mentre Quagliariello ha avuto l'ardore di ammettere candidamente come saggio del Colle, che le proposte vanno sicuramente incontro alle esigenze cautelari del Cavaliere. Non è Renzi l’unico serio avversario di Letta, perché all’ombra di Arcore, il Cavaliere malconcio fa sapere di non essere morto. Berlusconi muove ancora i fili del suo Pdl confuso, riacquista centralità grazie al conflitto che divide per linee interne Raffaele Fitto da Angelino Alfano, e così si prepara forse a un’offensiva per dicembre. Quando decadrà da senatore, medita una grande manovra di accerchiamento contro le larghe intese. Berlusconi e Renzi sono d’accordo per votare a marzo? Il Pranzo di Arcore porta il conto a Letta. Tirare a campare sembra il destino del governuccio. La Legge di Stabilità è un pannicello tiepido che nasconde dietro a qualche concessione fiscale delle abnormità sociali come il Tris di tasse sui servizi. Una economia da guerra o greca. Nemmeno nel 2014 i Saccomanni sono riusciti a scorgere un bagliore di ripresa. Abbiamo una enorme cambiale europea da onorare, faremo il cambio con la Bolkestein, noi diamo le spiagge loro ci lasciano affogare in pace.