sabato 28 marzo 2015

Non ci resta che..copiare

A Rimini il grande tema da affrontare è l'assenza di una alternativa politica credibile. Quando è stato fatto, si sono registrati fallimenti voluti o clamorosi. Un dramma che arriva da lontano. L'affermarsi del ciellismo dentro Forza Italia ha imposto la vittoria del potere per ottenere. Governo ed opposizione assieme nelle istituzioni come nei salotti dei soliti noti. Queste sono le cause e gli effetti delle tragedie riminesi. Decine di scandali economici ed incompiute. Una maledizione politica che ha portato un aumento esponenziale di ogni forma di devianza. Non a caso il Questore, ci spiega che la situazione della sicurezza riminese va fatta risalire a situazioni solo apparentemente estranee, citando come esempio lo svendere il Sistema Rimini a poco prezzo. Il mercato non bara, lo si capisce dal ridotto numero di "abusivi" delle vendite. Per cancellarli dalla spiaggia non ci vogliono i pattuglioni cari a Zucchi, ma il default del Paese. Ci siamo, quasi. Un peccato. Proprio adesso che c'è la ripresa di Renzi. Centinaia di migliaia di nuovi/vecchi assunti grazie a quella vergognosa invenzione destrorsa chiamata Jobs Act alla Farinetti. Rimini, sballo compreso, si vende solo a prezzi stracciati e non bastano. Gli imprenditori rimasti, per la semplice ed angosciante ragione che non hanno alternative cercano di resistere in un mercato esaurito. Il brutto è che la discesa è anche lenta. Alle volte sembra si sia esaurita, poi ti accorgi che siamo arrivati a tassare il lavoro per oltre due terzi. Ci voleva molto ad allegerirlo senza inventare quella porcheria per "demolire" la Cgil? I veri responsabili sono coloro, che per continuare i loro giochini, hanno permesso ed alimentato il più basso consenso. Pensare che a Rimini ci sia una classe dirigente pronta a sostituire i colpevoli di questo degrado è favoletta da comizio seminarile. Lo abbiamo già visto con il M5S. Dall'impreparazione all'autocelebrazione. Molto peggio con le liste civiche, al di là di apprezzabili personaggi che le compongono e pensano di guidarle. Vedrete alla fine quale sarà la calamita che attira di più. Prendete sempre l'esempio di Bertino Astolfi. Il più furbo mosconaio..politico di Rimini. Guardate dove dirigerà il suo intramontabile pattino e capirete tutto. Caro Paolizzi, il sistema commerciale riminese non "naufraga" per la concorrenza illecita dell'abusivismo, ma per le mega strutture costruite e..costruende a ripiano dei debiti e soprattutto perchè il Prodotto Rimini non è nemmeno da saldi pasquali. Non la risolvi con ripetute ed inutili passerelle bipartisan dei 3 onorevoli. Amici Dreamini il commercio avrà lo "stesso" futuro della Città. Cosa è possibile e perfino doveroso fare/tentare? Una spregiudicata copiatura delle esperienze vicine che hanno prodotto una vera rivoluzione a Riccione. Il Pd in quell'area aveva una maggioranza quasi assurda, riferita alla composizione sociale della Perla. Il Cartello Tosi lo ha distrutto. Non riusciranno più a riemergere come prima. La Città ha respirato il nuovo, non tutto condivisibile, però è nuovo. Altre strade non le conosco a meno che uno alla fine pensi che se ce l'ha fatta la Lisi ce la facciano tutti. Ha ragione.