mercoledì 18 marzo 2015

Luci da morto

Non hanno fatto in tempo a "spegnersi" le luci della ribalta mediatica sull'ultima impresa gnassiana che la Città ospita il revival di una tragicommedia bancaria. Non dimentichiamo che le prime banche a fallire sono state proprio tedesche, le ultime due austriache, guarda caso... sparkasse. Non scherziamo, sono in ballo i risparmi di migliaia di nostri concittadini, che hanno già visto annullare il valore delle loro azioni, una volta concupite come la Notte Rosa. Il "rosso" della Carim è spaventoso, trattandosi di risultati gestionali. Quello patrimoniale è forse peggio. L'Europa non ha solo legiferato la Direttiva Bolkestein che regola il commercio di beni e servizi, ma ha anche emesso la..Direttiva Cipro. Non voglio provocare scene di panico, dopo le spassose risate pesaresi alle avances del nostro Taglianastri. Posso dire che i bilanci Carim assomigliano non stranamente a quelli delle altre associazioni? I nuovi membri del Cda non hanno voluto "rivalersi" sui vecchi. A dispetto delle "accuse" dettagliate del nostro Cecchi, il generale preferito e perfino di Vasini, per le colpe Fondative. Pasquinelli dorme poltrone tranquille. Ho l'impressione che se non arriva il famoso "giudice " di Berlino, rimaniamo nel limbo giudiziario del "largamente" accertato ma non punito. Non mi iscrivo al coro dei renziani che dopo ogni scandalo promettono di "inasprire" le pene esistenti. Intanto Penati e (pare) il Mps veleggiano allegramente verso le..prescrizioni. Oggi il governo rappresenta degnamente l'associazione al potere. Ogni scandalo che scoppia, quasi inevitabilmente, permette di intravedere la solita miscela del piddino, ciellino, alfaniano o pidiellino. Dipende dalle latitudini. Alle volte il partito di Renzi, molto uguale a quello di Bersani, D'Alema e ..Poletti ha la maggioranza associativa, in altre gioca in minoranza spartitoria e posizione più defilata. A Rimini? Con la "tragedia" Carim le abbiamo viste..tutte.