mercoledì 25 marzo 2015

Siamo a marzo

Il "nemico" del Pd è la Tosi. Sul resto si tratta e come. Con l'arrivo a tempo pieno di Melucci sulla poltrona della Federazione, mai abbandonata, mettendo per occuparla due "segnaposti" (cit Cardone), alcune cose si stanno definendo. Coriano e Bellaria sono stati colpi non mortali per l'apparato riminese. Catalogati tra i temporali prevedibili. Riccione no. Le ragioni sono comprensibili a tutti, forse anche alle testate locali se le potessero scrivere. Non penso al Corriere del Pd, in alcuni aspetti supera la casa madre Repubblica, ma al Carlino, cui sarebbe doveroso esigere un cambio editoriale. Stante le difficoltà de La Voce potrebbe/dovrebbe rappresentare l'alternativa informativa, un sano ritorno al passato cardelliniano. Come scrive il "misterioso" Straccialupi su Rimini 2.0, la nomina di Ceccarelli, sindaco definibile "leggermente" destrorso di Bellaria, alla Presidenza del Club di Prodotto, è il segnale che l'inciucio non muore mai. Diventa arte di governare. Melucci è il Michelangelo del settore. A parte l'inutilità di questi autentici carrozzoni spargisoldi per promozioni che mettono sullo stesso piano Rimini e Lido di Volano, si intuisce che la volata elettorale è partita. Il nemico è a sud, dopo il Marano. Allora capisci che la "sbroccata" di Gnassi sul Trc, non è catalogabile tra gli sbalzi umorali del Sindaco, ma si può definire strategica. Rimangono le Liste. La stranezza della nostra Città è rappresentata dal numero di queste invenzioni civiche "ispirate" dalla Curia. Con i loro reiterati e spesso voluti fallimenti certificano che i "credenti" sono adulti. L'unica eccezione è il Cuore di Rimini. Per il momento si identifica con le giuste ambizioni di Corrado Paolizzi. Ha una radicamento conoscitivo e culturale apprezzabile, dopo la prima deludente esibizione. Rimane ancora non decifrabile il posizionamento politico. La nascita sembra legata ad un presunto "non ascolto" delle loro ragioni da parte di ..Gnassi. Con un semplice ragionamento all'incontrario, se per caso lo stesso Andrea o meglio la Petitti li "ascoltasse" smontano il prezioso giochino costruito? L'alternativa deve essere reale e credibile. Non pretendo che si offenda chi amministra, male, malissimo, ma dare garanzie, soprattutto programmatiche, di volere andare al loro posto, cacciandoli, non trattando le poltrone. Il discorso deve a questo punto toccare le due "forze" indubitabilmente oppositive. Una per impossibilità statutaria di fare diversamente. Parlo ancora una volta amaramente del M5S. La più grande "Penelope" della storia italiana. Faccio e disfo, potrei ma non posso. L'altra forza politica riemergente è la Lega. Per chi ha governato e governa tuttora con i Lupi, Alfano, Gasparri, chiedere patenti di presentabilità leghista fa sorridere. Amministrano da tempo regioni e città, in alcune molto bene. Ho spesso citato la Verona che conosco benissimo. Il Tosi è stato ed è un ottimo sindaco leghista. Ora per ragioni sue, meno. Invece dei dispendiosi tour gnassiani a Friburgo, Barcelona ed Amsterdam, un viaggio nazional popolare dalla Giulietta a fare il Romeo della politica, non gli avrebbe fatto male. Le indagini, per il momento solo sullo scalo, che ha deciso di riaprire, per essere credibile, il 1° di Aprile, hanno innescato una accelerazione nella preparazione della prossima campagna elettorale del Comune di Rimini. Se dovessi fare una previsione, in questo momento, non vedo alternativa vincente. Solo un miracolo potrebbe "alleare" le naturali opposizioni con il resto chiamato civico. In questo caso non ci sarebbe partita. Il Pd vince perchè non ci sono avversari e quelli che ci sono stati erano già iscritti tra i perdenti. Da almeno venti anni, quello che oggi rappresenta il Pd, (da noi "si" definiscono di sinistra, perchè fa più figo), è fortissima minoranza. Riccione ha segnato la strada da seguire. A Rimini sarebbe tutto molto più facile, quasi naturale. Pironi non era inseguito da nessun mandato, aveva operato anche.. modestamente bene.