mercoledì 18 marzo 2015

Un Federale

Ho ragionato sul "comportamento" di Gnassi ormai diventato la costante di quest'ultima (breve) parte del suo mandato. Non sono tra quelli che pensano sia dettato solo dai suoi istinti. Parti integranti ormai il suo storico bagaglio e del troller con il quale, ogni tanto, l'ho visto a Rimini. Nelle ultime settimane forse con le rotelle appesantite e cigolanti per le accuse. Ci sono decine di bambini che lo usano come strumento per sopportare il peso dei libri scolastici. Sono arrivato alla conclusione, dopo avere dedicato tre minuti alla riflessione, due di troppo, che sembra sempre di riguardare lo stupendo film di Salce con Tognazzi nella parte del Federale. Dovrei a questo punto assegnare a Funelli la parte del professore antifascista. Ho cancellato il ricordo. Sono tanti i boiardi che soffiano sul fuoco per andare allo scontro con Riccione? Sicuramente la compagnia tramviaria della ex Agenzia della Mobilità. In attesa del perfezionamento dell'Area Vasta del trasporto pubblico, hanno paura che la loro anomala realtà di soggetto controllore, trasformato impunemente in appaltatore di un'opera "pericolosa" come il Trc, possa creare qualche angoscia. I frenatori di Riccione sono visti come il fumo di..Cantone. Non riesco ad accettare l'idea che mi suggeriscono, di addebitare le "sbroccate" sindacali all'irresistibile attrazione per i palcoscenici giornalistici. No. Mi sembra molto più opera pensata al tavolino di Dalprato, con il bravo avvocato, da sempre, accompagnatore del Trc e compilatore dello Statuto dell'Agenzia. Questa mi convince. Devono portare a termine l'opera nei tempi più rapidi, prima che a qualcuno venga in mente (difficile a Rimini) di andare a vedere "tutti" i passaggi antichi. In questo Blog siamo stati i "primi" (anche) nel denunciare che l'Anello Debole del Trc era rappresentato dall'Agenzia della Mobilità. La ragione per la quale uno "prudente" come Fabi si sia allontanato velocemente dall'ambita poltrona, cancellando, come gli indiani, ogni traccia, lo conferma. I debiti, "extra quadro economico-finanziario" come vengono prudentemente definiti ammontano a più di 3 milioni, dei quali oltre 600 mila toccherebbero ai nemici riccionesi. Sono il risultato dell'approvazione del bilancio 2013 dell'Agenzia. Il frutto dei fallimenti progettuali degli ultimi anni 90. Appalti deserti, espropri errati, consulenze pagate, hanno portato a cifre enormi. Accusare il Sindaco di Riccione di "perdita di tempo" può essere la scusa per la strategia difensiva. L'avvocato Coppi avrebbe consigliato di meglio. Per il Cancelliere sembra quella della disperazione su ..corsia protetta. .