sabato 28 marzo 2015

Pista Protetta

La "sparata" di Gnassi ed il preteso "commissariamento" della Tosi hanno avuto lo spazio di una (due) mattinate giornalistiche. Sembra che lo stesso Sindaco, avvisato, abbia capito che questa era davvero peggio del Fila Dritto. Gnassi, come avevamo anticipato, propone un armistizio, con un arbitro.. terzo. L'impostazione non ci dispiace, ma serietà vorrebbe che avendo, da solo, la maggioranza assoluta su Agenzia, Trc e relativi debiti, come avviene per le commissioni di controllo, la scelta dell'arbitro sia una indicazione della minoranza. In questo caso rappresentata dalla Tosi per il Comune di Riccione. Tradotto, per la stampa cittadina rimasta, significa che il nome dell'Ingegnere con il fischietto lo doveva indicare la (brava) regista del Viale Ceccarini. Altrimenti si paga (un altro) per decidere che Gnassi ha sempre ragione. Apro però una parentesi sulle (nuove ) esternazioni del Sindaco, inversamente proporzionali, nel numero alle sue "presenze" nella sala del Consiglio Comunale. La dovrebbe visitare più di Friburgo, per dovere elettorale, morale e politico. Il vezzo che un Sindaco non può perdere tempo con le pugnette di 32 consiglieri è iniziato con..Ravaioli, che aveva una miriade di attività mai abbandonate. Ho collaborato con quattro sindaci (record). Nessuno di questi, se non per gravissime ragioni, avrebbe osato " bucare" una seduta di Consiglio. E' molto più di un dato statistico, è una offesa ai cittadini. Così imparate. La parentesi, particolare, che volevo aggiungere prima che me la scordi, come troppe cose, si lega all'esternazione di Gnassi sulla qualità dell'opera, sempre riferita all'osceno Trc. Sproloquiare di nuovi sottopassi, stazioni accoglienti e munite di strutture di interscambio (con chi?) è propaganda vergognosa. Calmandomi, cerco di spiegare meglio. Uno dei (pochi) temi "forti" del Trc era togliere la barriera, creata dall'asse ferroviario, rendendola più permeabile. Quindi più sottovia. Il risultato attuale: nessuno realizzato, tanto meno migliorato. Una "sistematina" per adeguarli al nuovo tracciato e via con i debiti. Per le categorie protette sarà un calvario, mitigato dal fatto che non lo userà nessuno. Non esiste particolare attenzione architettonica, oppure si deve considerare un miglioramento l'aver tolto il collegamento tra via Giacometti e via Trilussa, chiudendo anche le scale che dalle vie si congiungevano con la sottostante via Settembrini? Ci sarebbe da dedicare un intero capitolo dal titolo " Come non eseguire i lavori pubblici". Il muro di contenimento fa rimpiangere quello abbattuto berlinese. Coperto di verde, doveva assumere graziose e tollerabili sembianze. Per il momento prevalgono gli insulti. L'unico documento che prevedeva le necessarie infrastrutture di interscambio è il Piano d'Indirizzo della Mobilità. Nel Piano Strategico, griffato Ermeti, neppure l'ombra. Segno che tra l'albergatore e l'urbanista ancora esistono avvertibili differenze. Il solito Gnassi naviga a vista nel suo eterno copione. L'aspetto che mi incuriosisce fino a diventare, senza troppa fatica, sospettoso, è il rapporto con il "potentissimo" Ing. Dalprato. Senza di lui il Trc sarebbe solo una indagine della Corte dei Conti. Lo ha "rimesso" su pista protetta e lo porta fino in fondo. Il dopo non è un suo pensiero, ma solo ed amaramente nostro. Non ci sarà nemmeno Gnassi. Però non riesco a capire cosa debba inventare questo "fantomatico" Ing. Della Valle. Le scarpe ce le hanno già fatte, il c..anche.