sabato 28 marzo 2015

Il Magnifico..ex

Cagnoni ha parlato, annunciando che se ne va, dopo soli 20 anni di Presidenza dell'Ente Fiera. Leggendo nei titoli di coda lo spaventoso palmares di incarichi pubblici interpretati, credo che nessuno in futuro possa insidiare i meritati primati. L'unico che era partito con largo anticipo è il Sindaco Gnassi, sembra abbia trovato uno stopper associativo. M'interessa esaminare però l'inventario immobiliare e finanziario. Quello che ci lascia. Per non farla troppo lunga se il Palas costringe ad un spesa, per capitale ed interessi, vicina ai 5 milioni, significa che è meglio si pensi subito ad una mansarda natatoria sulla piscina Aquarena ed un raddoppio del Conad. Nella sua intervista di commiato sono tante le cose che tralascia, certo, da sempre, che nessuno dei giornalisti di fronte oserà fare domande scomode. Pretendere che i consiglieri le mettano in luce è come sperare che il Fellini dopo le pulizie pasquali sia in grado anche di fare atterrare dieci aerei al giorno con tre piloti ma pieni di russi con il rublo svalutato da Obama. Che sia bravo lo sostengo da decenni, sarebbe stato il Sindaco davvero ideale. Optò per la Fiera dopo Caar ed Aeradria. Voglio ricordare però che gli eventi fieristici non li ha inventati lui, si facevano già Rimini dove adesso tentano inutilmente di fare un..Teatro. Siamo diventati la Citta delle Fiere quasi per forza. Erano spazi collaterali al turismo, quasi inevitabile la commistione. Dopo i risultati eccezionali della Vecchia Fiera iniziarono i peccati mortali della "grandeur. La Nuova Fiera è stata collocata a ca.. ed ingigantita assurdamente. Ma fino quì diciamo che l'errore era sopportabile. Il Palas ha portato il conto finale. Le lettere patrocinanti sono reati contabili e penali ma segnalano uno stato disperativo nella conduzione delle due strutture. Il dramma è che non ci sono alternative o soluzioni immobiliari. Anche lo strumento della "privatizzazione" simboleggia l'ultima delle spiagge percorribili. Sono due assurde megastrutture che hanno costi di gestione pazzeschi, non convertibili e piene di debiti. L'unificazione delle fiere regionali molto cara ad Errani è altrettanta fantasia politica. Solo un gigante come Vasco l'avrebbe potuta gestire. Sono messe male tutte, qualcuna la regione dovrà lasciarla affogare. Non c'è bisogno di dire quale, abbiamo anche la piscina sotto. Fare i congressi nella Vecchia Fiera rendeva dieci volte tanto.