lunedì 16 marzo 2015

La politica dei numeri

Pur avendo un diploma liceale ma scientifico, sono sempre stato attratto più dal latino che dalla matematica. Avendo una sorella professoressa del ramo, l'ho sempre odiata. Con i numeri, per ragioni squisitamente professionali, ho "dovuto" assumere però una certa dimestichezza. Un'altra pugnettina introduttiva per arrivare a quelli di..Cicchetti. Capisco che stare all'opposizione sia molto più difficile che tentare di governare, devi sempre inventarti qualcosa, per fortuna c'è sempre il Corriere del Pd che ti trasforma in un eroe del Birraio. Ha fatto bene l'amico Cicchetti ad andare a vedere i..numeri delle presenze. Quelli non barano. Non ho mai creduto che la pista del ghiaccio fosse un moltiplicatore turistico, così come non lo sono le feste di vario grado alcolico. Credo invece, come giura il mio grande capogruppo Morollino, professionista dello spettacolo, che il Gazebo degli Sposi, sarà la bomba dell'estate. Dovranno mettere i numeri come al Conad Aquarena per controllare il traffico nuziale. Nel periodo invernale le presenze a Riccione a dispetto della promozione ghiacciata sono diminuite rispetto al clima precedente. Non è venuto in mente a nessuno di questi professionisti del rilevamento che la..crisi abbia pesato più del freezer. Importante era lanciare il sasso e nascondere la mano contro la povera Tosi. Per fortuna ha i cittadini dalla sua parte anche quelli leggermente ancora stellati. Ricordo però di avere letto nei commenti prenatalizi, "precedenti" l'avventura imprenditoriale di viale Ceccarini, la lettera di un esponente del MoVimento che usava il parere del figlio come parametro del gradimento dell'opera su ghiaccio. In ogni caso è stato un successo che ha costretto il nostro Taglianastri a raffreddare urgentemente le palle di Augusto sotto l'Arco. A Riccione è stata una promozione più per lo spirito dei commercianti che degli albergatori. A Rimini non si sa chi abbia goduto. Secondo me lo stesso giro del Lungomare. Sarebbe bello che la meritoria investigazione venisse fatta su altri argomenti più seri e costosi per i cittadini: la raccolta e smaltimento consegnati ad Hera. Con semplici divisioni si potrebbe accertare quanto ci e vi costa un chilo d'indifferenziata. Si arriverebbe a capire che è più cara di un litro di latte neanche scremato. Un raffronto tra il costo riccionese e quello riminese, per arrivare davvero a scoperchiare la madre di tutte le battaglie politiche. Altro che l'acqua sulla quale tutti si sentono eroi della fontanella. Per gli "indotti" lascerei fare ai tanti profeti. Se fossero vere le previsioni alla Otelma, con Fiera, Palas e Aeradria eravamo tre miliardi sopra e non 500 milioni di debito..sotto.