venerdì 13 marzo 2015

Le pagine sbagliate

Mentre il Corriere del Pd, dedicava emozionali pagine al duo Gnassi&Ermeti, famosi collezionisti di figurine urbanistiche e slide, il Carlino, seguendo con tempestività il "nuovo" corso berlusconiano, si è attestato sulla prudente sponda dell'attesa. Andando ad intervistare, sul fallimento della Murri, i pochi cittadini rimasti a Bellariva. Non è molto, ma è un segnale incoraggiante. Sono stanco di biasimare il comportamento di una stampa che non riesce ad esercitare nemmeno il ruolo di una corretta esposizione dei fatti. Cosa ci vuole più del fallimento per raccontare come è andata? Non lo avete fatto nemmeno con il Fellini, siete stati costretti a pubblicare gli atti giudiziari, non certo il vostro di..giudizio. Solo nel "waterfront" che va dal Porto dei Miracoli fino alla sputtanata Miramare, si arriva al conteggio di una trentina di casi almeno vergognosi. Inizio da quello forse più innocuo: il parcheggio in fondo a via Lagomaggio... waterfront. La Murri rappresenta una delle tante incompiute che in 40 anni non sono andate in..porto, ma anche l'ufficialità che se investi a Rimini fallisci. Provate a trovare in Italia un'opera che ha avuto tante agevolazioni...pubbliche. Non è bastato trasformare una vecchia colonia, un rudere, in grande centro commerciale sul mare. Hanno "aggiunto" anche 250 appartamenti variando improvvisamente la destinazione di un'area waterfront dedicata ai servizi di quartiere. Una donazione così si chiama, aiuto di..comune. Neppure regalando un'area in riva al mare, destinata al commercio, con il corredo da sposa di 250 appartamenti, l'intervento è riuscito a partire. Anzi è stato il peso affondante la Rimini&Rimini. Il "biuso" del logo credo abbia portato una discreta sfiga. Parlando ancora di futuro, ho sempre inteso le aree in fregio, lungomare e spiaggia come il momento rivoluzionario della nostra Città. trovando nel M5S l'unico interlocutore che ha capito... tutto. Nel passato sono stati tanti che erano propensi, anche in buona fede, a vendere quelle aree. Ricordo l'amico Ferri, allora assessore di Chicchi (chi non ha peccato scagli il primo mattone), aiutato nell'impresa dal dimenticato Spada, consigliere di Forza Italia, ma in gamba, propensi all'alienazione. Non dico Chicchi, avrebbe venduto la Città per destagionalizzarla. Ricorda l'intervento fatto all'Alba di Riccione, un fallimento anche quello. Non addebitabile alla ..Tosi. Lo dico per l'amico Cecchetti. Come puoi affermare la pedonalizzazione del Lungomare senza presentare alternative? Sembra la chiusura del Ponte di Tiberio secondo le necessità di..Gnassi. Se non realizzi a monte strade e parcheggi è una pazzia, come lo spostamento del Mercato Ambulante per fare pascolare cani sull'erba delle Prigioni. Al terzo punto metto la stupida ideologia, che ha portato scuole paritarie ed affini in riva al mare. Dalla Comasca di Bellariva fino all'Hotel Arianne di Rivazzurra, un chilometro e mezzo sul mare è destinato ad usi che con il turismo collidono. Voglio anche ricordare che l'Ermeti Strategico quando era Presidente della (quasi) sparita Associazione Albergatori si oppose con tutte le sue forze e la Rinaldis, per contrastare la realizzazione di alberghi di lusso al posto delle colonie. Non potevamo che assegnarli lo scranno più alto dell'urbanistica riminese, compresa un'Agenzia (per vendere cosa?). Come ultimo punto va posto l'organizzazione della fascia ricompresa tra la ferrovia ed il mare. Si tratta di scegliere tra una immensa area pedonale od una circolazione, però a stanze. Si può iniziare un serio ragionamento anche sul mondo della notte? Credo ci siano diversi argomenti da trattare per i pretendenti al trono di Gnassi. Chi ha scelto od eletto Ermeti? Una creatura voluta da Melucci per nascondere (benissimo) l'ottantina di varianti, quando ancora i laterizi avevano un corso favorevole, non ancora raggiunta la parità con i..fallimenti. Sempre come Presidente della ex potentissima lobby, fece affiggere centinaia di manifesti: il rinnovamento della spiaggia alla Cocco Beach. Lo Zio Carlo aveva ragione. Voleva fare salotto con un pezzo di moquette. L'ultima attenzione la riservo al costo del "giochino" urbanistico affidato, con concorso per idee, al citatissimo Ermeti. Ha dichiarato per il Forum una spesa di 700 mila euro, dimenticando che con il costo del personale e logistica supera largamente il milione. Una volta terminato il lavoro a Riccione (da fastidio la Tosi?) prendendo la Linea 11, in attesa del Trc, la Corte dei Conti arriva comodamente.