lunedì 16 marzo 2015

Dimenticare il Fellini

Fra tre settimane sarà Pasqua. Data ed evento importante per i, per fortuna, ancora abbastanza numerosi cristiani. Tuttavia la data ha un qualche significato anche per i pochi aderenti alla setta dei “credenti dell’aeroporto Fellini”. Infatti dopo innumerevoli rinvii il gruppo dirigente di “Air Riminum/Fincato” ha indicato un mesetto fa, nella Pasqua, il giorno della resurrezione dello scalo riminese. Tuttavia il fatto che da un mesetto scarso le 2/3 fotocopie del giornalismo riminese non facciano più menzione dell’evento non fa presagire nulla di buono. Ormai abituati ai finti annunci e a tardive smentite i riminesi assistono ormai abbastanza scettici. Eppure alla vigilia della stagione estiva 2015 che, a dispetto delle “Gnassate”, rischia davvero di essere l’”ultima” del turismo vero, in una città che se ne proclama ancora ad essere almeno ex capitale, la sorte del Fellini non dovrebbe essere poi una cosa del tutto secondaria. La vicenda del “si apre o non si apre” dovrebbe interessare anche l’incontrastato padrone di quel resta del “Partito Egemone”, cioè il PD. Parliamo di Melucci Maurizio che, in attesa di sedere possibilmente sulla poltrona della Fiera/Palas, (molto indebitata ma molto concupita) si è lanciato ieri in una dura polemica, condita di affermazioni sprezzanti, contro le presunte alternative riminesi all’egemonia PD. Questo in vista delle elezioni della primavera 2016. Il fatto che si sia mosso Melucci, di sei misure superiore ai suoi residui compagni, compreso il Sindaco pro tempore che non ha mai amato ma ora sostiene, la dice lunga sulla situazione. Cioè sui nervi non troppo distesi in casa PD. A ciò si aggiunge l’improvvisa ricomparsa sulla scena di personaggi, diciamo così, del secondo millennio. Parliamo di Giuseppe Chicchi e Don Aldo Amati. Più che il primo sorprende il secondo. Vero “Vescovo Ombra” fin dagli anni ‘80 ed autorevole interlocutore dell'amministrazione comunale. Il fatto che ricompaia dall’ombra che ha sempre amato significa che molti poteri, molti equilibri, e tanti sindaci, sono in forse.   

Woland