martedì 24 marzo 2015

SanGiovanni in Marignano: la vera porta della Valconca

San Giovanni in Marignano è la porta di ingresso alla Valconca, le spiagge di Cattolica sono a pochi chilometri e intorno si alzano le prime colline. La città è prevalentemente agricola avente un territorio fertilissimo ancora oggi disegnato da belle campagne lavorate accuratamente. Il grano e il vino sono prodotti di ottima qualità. Antiche fortificazioni e la stessa struttura del paese ci racconta dell’importanza che borgo aveva nella signoria malatestiana. San Giovanni oggi, grazie al suo sviluppo è diventata anche sede di aziende diversificate di importanza internazionale, leaders nei vari settori, come ad esempio quello dell’alta moda e della cantieristica navale.” Inizieremo proprio da questa introduzione estrapolata dal portale RIMINI-IT.it, che ci consente di illustrare i quattro “si” che ci portano a considerare San Giovanni come territorio integrato nel suo insieme alla Valconca e non di certo a Cattolica. Il turista che venendo da Rimini passa frettoloso per Montalbano, intrufolandosi nella zona Torconca, potrebbe pensare erroneamente di essere a Cattolica, invece, delusione, si trova a calpestare il suolo marignanese. Questa illusione accade non solo perchè si percorre la vecchia strada cattolichina ma soprattutto per la serie di villette “middle-class” che si affacciano ridenti in ogni dove. Certo in questa zona si sentono più cattolichini che marignanesi e come dargli torto, ma solo per contiguità e/o forse esclusivamente per spicciole differenze amministrative!?! Basterebbe aver la pazienza di “intorconconarsi” (neologismo dell’autore, n.d.r.) per Montalbano per vedere “dinnanzi a noi la Valconca ventosa” per dirla col poeta! Più in là. proseguendo per il vialone che porta alle varie rotonde per l’autostrada (via al mare) ci imbattiamo in una zona che si estende sulla sinistra con interminabili capannoni…. eccola la zona industriale , di San Giovanni che, se trasportata, su una carta topografica si presenta così frastagliata a ridosso dell’autostrada , che sembra mostrare i suoi denti, e par mordere quel poco che rimane dell’area industriale di Cattolica ! Certo la contiguità con Cattolica e la provenienza di molti agricoltori che hanno cambiato la loro vita cercando l’imprenditoria balneare dall’entroterra, ha creato un legame, ma altro è la vocazione di un posto e di un Paese, che ha mutato aspetto e bisogni negli anni, come è stato per San Giovanni,e questo, pensiamo, non lo si può cancellare per un discorso di pseudo parentela, origine e tanto meno per calcolo di risparmio economico nei servizi di gestione. Solo una miopia politica può non tener conto di cosa sia diventato il polo industriale Marignanese, il vero fiore all’occhiello della porta della Valconca! Ecco il primo “si”. Solo con l’Unione degli altri due poli industriali: quello morcianese e di San Clemente potremmo parlare di una Valconca che può competere come dimensioni e sviluppo a livelli di un polo del nord est. Voi pensate veramente che Cattolica, la quale fatica ancora a trovare una sua nuova identità turistica, possa essere pronta a sostenere e ampliare un polo industriale come il nostro , capofila ormai del settore cantieristico , meccanico e della moda? No, noi non ci crediamo e non ci piacerebbe nemmeno veder morire l’orgoglio marignanese di vent’anni e più . Il secondo “si” parte in realtà da un no. No, la storia di Cattolica non è quella di San Giovanni , ci spiace! Cattolica nasce da una economia di transito in epoca romana fino al ‘500 che si è trasformata poi in ospitale fino ad ora grazie alla spiaggia. Altro è il borgo marignanese dei Malatesta che ha ancora conservato la sua tradizione rurale. Basta alzare il capo per vedere infiniti campi squadrati. destinati all’agricoltura, che si confondono con quelli di Saludecio, Morciano, San Clemente e su fino a Montefiore: odore di terra e di storia comune voluta da una signoria feroce e gelosa ma accomunate anche da antichissime fiere , alcune rimaste tutt’ora, da opere d’arte e da santuari Mariani! Il terzo ” si”ci viene dalla definizione di San Giovanni come porta. Infatti da sempre ha aperto la sua porta a ciclisti, ad amanti della natura con il suo parco variegato che costeggia ai suoi lati il fiume Conca ,ad escursionisti e perché no, in un ottica di unione con il tempo potrebbe esserlo anche per tanti Camperisti…. Crediamo che la Valconca possa avere già in sè il suo potenziale turistico con o senza la riviera. Basta realizzarlo non mancano i vecchi mulini, i sentieri i santuari , la flora e la fauna per il birdwatching! Un tesoro insomma da custodire e condividere . Non mancano nemmeno aree di ristoro e pernottamento con annessa la via dei vini. Turisti non vi facciamo mancare nulla! Nel nostro piccolo possiamo gareggiare con Cattolica e pure con Riccione così finiremo di essere ripiego per turisti spiccatamente balneari nei giorni di maltempo estivo. Il “si”conclusivo. Il quarto, riteniamo debba essere dato ai Marignanesi stessi, che al di là di idee e mentalità hanno lavorato sodo per dare un senso al loro territorio. Dispiacerebbe vedere una San Giovanni, privata della sua personalità e ripiegata verso una Cattolica che ha altri interessi, spirito e vocazione, e che in una logica di Unione riterrebbe sempre una San Giovanni subalterna in qualsiasi decisione politica economica e sociale !