martedì 24 marzo 2015

Un caffè per gioco

Avevo scommesso un caffè con il Cancelliere, vincendo, che LupiCielle si sarebbe dimesso. Non ho particolari virtù divinatorie, in compenso sono poche anche quelle definibili normali, ma credo di sapere interpretare le dinamiche politiche. Quelle definibile renziste sono semplicissime, sembrano copiare Gnassi. Lupi da solo rappresenta se stesso, anche la casa religiosa di provenienza, non ama i riflettori. Quelli vaticani oggi hanno le sembianze del peggiore nemico, figuriamoci Matteo che problemi poteva avere per mandarlo a contare gli orologi. Invece, il Premier anche questa volta ha parlato di lotta alla corruzione. Arriveranno all'ergastolo come pena, poi prendono Coppi e scontano sei mesi di lavori sociali. E' perfettamente inutile discutere con quelli che vogliono mantenere le cose come sono. Corrono indubbi rischi, ma il gioco e le tangenti valgono la candela carceraria. Gli unici in buona fede sono sicuramente quelli del Movimento 5 stelle. Non c'entravano prima, non adesso, tanto meno domani, quasi scomparsi dall'agone politico. Cittadini portavoce è stata bella, una gita romana meravigliosa, anche a metà incasso. Non riesco però ad assolverli dalla colpa di non avere capito un ca..neanche questa volta. Il problema con le relative implicazioni, gli americani lo chiamano Sistema Random. Li copiamo in ogni mossa politica, andiamo a bombardare ed occupare dove vogliono, almeno usiamo i meccanismi che hanno tarato e consolidato da anni, per combattere il fenomeno corruttivo. Perchè da loro è poco allarmante? Non è davvero un paese nel quale manchino appalti pubblici e privati. Pochi scandali e pochi Lupi. Un meccanismo teso a perseguire la più intensa casualità, che applicato in più passaggi, diventa difficilissimo da aggirare. Con questo metodo se si doveva, putacaso fare un collegamento ferroviario, come quello fiorentino, il metodo sarebbe stato il seguente: 1) Concorso per stabilire la soluzione migliore, tenendo conto della qualità in rapporto al costo. Significa che se un attraversamento a raso costa 300 milioni, difficilmente avrebbero optato per una galleria che costa alla fine 5/6 miliardi. Un metodo nemico degli sprechi che costano agli italiani molto di più di quei 70 miliardi ipotizzati alla voce corruzione. Mettendo fuori gioco le opere che non hanno ragione di essere fatte, di cui l'Italia è piena. Per dire Palas e Trc non li avremmo fatti. Spesso lasciate a metà riconoscendo a posteriori l'inutilità. 2) Fatta la scelta, un ulteriore bando per una progettazione che arrivi ad esecutivi definiti, evitando le famose varianti in corso d'opera, una discrezionalità fonte delle tangenti. 3) Un contratto semplice e chiaro, tipo Murri, Novarese, Questura. Un rapporto trasparente tra controllore e controllati. Eliminando gli infiniti contenziosi di tutte le opere pubbliche (Palas). 4) Una impostazione che richiama la necessità di avere un Centro Unico degli Appalti. Dalle opere infrastrutturali ai servizi. L'ente interessato, statale o locale si limita a relazionare l'esigenza e la struttura specializzata compie il resto. Hanno creato un principio di finta casualità, che permette loro di controllare magari a campione. In Italia si sono create le associazioni, non quelle temporanee d'impresa ma quelle a delinquere. Senza usare i "Cantoni" buoni per tutti gli scandali, promettere rotazioni di dirigenti od aumentare le pene. In un paese dove i processi sono eterni. La soluzione è fare una struttura unica con basi interregionali, prevedendo un organico rapporto con il potere legislativo e con le università per preparare il futuro., Ad ogni passaggio dei punti prefissati, si cambia ufficio, il meccanismo di assegnazione deve ricondurre alla casualità difficile da aggirare. Il vincitore della gara è colui che da le migliori garanzie. Molte aziende potranno partecipare senza assistere ai finti bandi ai quali gareggiano in tre (minimo sindacale). Due sono d'accordo, il terzo è il classico specchietto. Vi ricorda qualcosa? Il bello e l'assurdo è che intenzioni simili le sforna anche l'indispensabile Cantone. Nessuno lo ascolta. Sarebbe la fine delle nostre necessarie tangentopoli. Prima di concludere non si possono dimenticare le "emergenze". Gli imprenditori che la notte del terremoto aquilano brindavano rappresentano cinicamente la situazione. Sapevano come sarebbe andata a finire. Vale anche per uno dei tanti acquazzoni e relativi allagamenti con gli sversamenti che finiscono nel mare di..