lunedì 30 marzo 2015

TRC: Troppo ridicolmente costoso

Lo sanno tutti. E’ l’esercizio che crea la perfezione. Lo sa bene anche il PD di Rimini che non si limita alla devastazione, ma cerca di non far cresce neanche più l’erba al suo passaggio. No. Non è un racconto del Centro Sinistra ai tempi di Attila, è proprio cronaca dei giorni nostri. Pare infatti che, data la soddisfazione che sta dando il primo TRC, ci sia il secondo ramo della metropolitana più stupida del mondo (che poi è un autobus) fermo al CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) in attesa di approvazione. Quello che si sa è che si tratta del tragitto Stazione – Fiera, un progetto ancora più costoso del primo, ma che si basa sempre su quelle caratteristiche principali che tanto hanno ispirato generazioni di Melucci (da Maurizio alla nipote): Deve essere una linea dritta: le curve sono concetti complicati e potrebbero non essere nelle possibilità del mezzo scelto, se mai si capirà qual è. Perché divagare quando c’è l’abbattimento anche con le occupazioni temporanee di cantiere? Deve essere costoso in maniera ridicola: si parla di 50 milioni di euro per 4km e rotti, ben 12 milioni a Km. Roba che puoi pagarci il taxi per anni a tutti quelli che vogliono andare alla fiera dell’est. Deve essere completamente inutile: Il business plan di questo nuovo progetto si basa praticamente su reperti archeologici che il carbonio 14 data all’incirca all’era Post Sabbione, quella in cui i politici hanno cominciato a credersi degli imprenditori. Si parla forse del 1995, sicuramente quando alla Fiera non c’era una fermata del treno come oggi. I punti per avere un TRC certificato dal prestigioso marchio qualità PD ci sono tutti. Se venisse dato il via a quest’opera una bella livella si abbatterebbe dritto per dritto dalla Stazione alla Fiera, ripetendo la genialata dei sensi unici alternati per ciò che non si può abbattere. Abitanti di San Giuliano… cominciate pure a chiedervi se siete tra i fortunati. Oltre alla devastazione, l’inutilità conclamata e lo sfondamento delle tasche di Pantalone sono garantiti. Tanto… La cosa più sconvolgente, anche se per essere sinceri sconvolgente è il fatto di essersi ormai abituati, è l’arbitrarietà dei dati su cui si dovrebbero basare i piani economici di queste follie. Pare infatti che secondo lo studio depositato, quest’anno, tra studenti, lavoratori e occasionali (?) più di tre milioni di persone prenderebbero, se esistesse, il nuovo ramo del TRC. Come dire… 9000 persone al giorno per tutti i 365 giorni dell’anno. Poi, dato che negli anni ’90 ponevano gran fiducia nell’attuale modello economico, gli ipotetici passeggeri dovrebbero superare i 4 milioni nel 2020. Da questo di evince quanto il Partito Democratico sia sincero quando parla di immigrati come risorsa. Ovviamente scherziamo. In realtà pochi del PD sono a conoscenza di questi progetti, la maggior parte sono troppo occupati ad annuire. Lasciamoli nella loro beatitudine e preoccupiamoci di più del “Silenzio degli Onesti” , perché, come diceva Martin Luther King, fa più danni della cattiveria dei malvagi. Il primo Ramo del TRC ha avuto l’appoggio, è evidente, dell’indifferenza e della disinformazione (ancor oggi c’è gente che pesa si tratti di una metropolitana). Si è arrivati al punto di dire “ormai è troppo tardi, bisogna finirlo”. Bene. Qui, ora, c’è un problema che si ripete identico, vogliamo cominciare già da ora a dire che è troppo tardi? P.S. Volevo ricordare ai Riminesi d.o.c. che l’indifferenza è una tattica che funziona solo se il destinatario se ne accorge… diversamente è solo l’ammissione di non contare nulla.  @DadoCardone citizen