lunedì 16 marzo 2015

CS Comune di Riccione

ANDREA GNASSI VUOLE UN COMMISSARIO AD ACTA PER ESAUTORARE IL COMUNE DI RICCIONE DAL TAVOLO DI COORDINAMENTO DEL TRC.

Riccione, 16 Marzo, 2015 - Alle aperture del Comune di Riccione per la pronta risoluzione dei tanti problemi che stanno accompagnando la realizzazione del TRC , il presidente della Provincia Andrea Gnassi non sa fare altro che avanzare la richiesta di esautorare i diritti di rappresentanza del Comune di Riccione, all’interno del Comitato di coordinamento del TRC , sostituendolo con un Commissario ad acta. Queste di fatto sono le conclusioni a cui si è arrivati stamattina al termine della riunione d’urgenza del CC del TRC, convocata da Andrea Gnassi per affrontare le criticità che si stanno concentrando intorno ai cantieri aperti all’interno del territorio riccionese. “Durante l’incontro ho ribadito”, ha sottolineato a margine dell’incontro il Sindaco di Riccione , Renata Tosi, “che non posso non insistere che l’apertura dei nuovi cantieri del TRC, all’interno del nostro territorio, debbano osservare i requisiti di sicurezza e di compatibilità con le esigenze economiche dei nostri commercianti e a salvaguardia della nostra principale attività economica che è il turismo. Con questo richiedendo in particolare una maggiore attenzione alla programmazione dei lavori, nei tempi e nelle modalità che tengano conto degli sforzi che stiamo facendo per rilanciare il nostro turismo. Ho ricevuto, dal presidente della provincia Andrea Gnassi sempre meno presente a se stesso, solo questa assurda quanto arrogante risposta con la quale, nominando un commissario ad acta che rilevi i miei diritti di rappresentanza in seno al Comitato, mi vuole esautorare dal tavolo di coordinamento e con me esautorare l’intera città di Riccione. Una richiesta di una gravità assoluta ed inaccettabile che spiega da sola che tipo di atteggiamento cova all’interno del PD riminese e del suo principale rappresentate politico. Non posso, in questo gesto antidemocratico e avvilente per chi lo ha proposto, non cogliere anche i livelli di evidente debolezza politica e di pacchiana approssimazione amministrativa che Gnassi , sempre più in difficoltà, non riesce più a nascondere. Ha letteralmente paura di Riccione e delle sue prerogative. Delle nostre ragioni e delle nostre proposte. Ci vuole mettere fuori dalla porta per non disturbare il manovratore. Circondato dalle sue incapacità e dai suoi errori, alcuni dei quali come tutti ormai sanno gravano pesantemente sulla sua stessa credibilità di amministratore pubblico, non sa fare altro che ricorrere ad un gesto autoritario. Di cui, se i sindaci dei Comuni a lui fedeli ne sosterranno la richiesta, se ne assumeranno ogni personale e politica responsabilità”.