sabato 21 marzo 2015

Cambio la casacca

In questa legislatura parlamentare ci sono stati 200 cambi di "casacca". Sono ripensamenti..onorevoli, i portavoce dei cittadini a 5 stelle hanno fatto, la loro (porca) figura, sono per il momento solo 40, ma ce ne sono altri definibili allegramente "in sonno". L’ultimo ad aver cambiato idea è Massimo Corsaro. Deputato di Fratelli d’Italia, dopo aver contestato invano l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini, alla fine ha preferito cambiare aria, trasferendosi al gruppo misto. Il meraviglioso corner che ti permette, a diaria piena, di aspettare che termini la magica lotteria che hai vinto. Alla fine pur ricevendo qualche insulto stradale o nei bar, porti a casa un milioncino, senza contare i mille benefit che mantieni. Non sapevo però che anche i familiari godessero dell'assistenza sanitaria di lusso. Intanto la geografia parlamentare è in continua trasformazione. In due anni gli elettori del Movimento Cinque Stelle hanno visto lentamente ridursi il gruppo dei propri rappresentanti. Stante la qualità estratta non sarebbe un grande danno d'immagine, se non fosse che il beneficiario della scandalosa transumanza alla fine è sempre..Renzi. Difficile affermare però che sia solo la straordinaria capacità attrattiva del figlioccio di Verdini, qualche altro problemino strategico esiste o no? Non è possibile che tutti i grillini nascano indottrinati come Ghinelli. Rimane il fatto che gli eletti erano tutti certificati doc. Allora? C'è qualcosa che non va nel miracoloso meccanismo dell'uno che vale come l'altro? Senza la conformazione partitica non vai da nessuna parte o nel gruppo misto. C'è di peggio, sei il grande alleato di Renzi od ancor peggio di..Gnassi. L'esempio riminese è illuminante. L'eretico Camporesi si è dimesso (gesto sempre eroico, se non sei Lupi), il "sostituto" al massimo dura due giorni, poi si accorge di essere in dissenso o pensa che a lui tocchi almeno un parlamento, visti i precedenti. La vocazione "solitaria" decisa in tre, impedisce di cambiare il potere di regioni e città. Poi al ballottaggio i cittadini disperati voteranno Paolizzi o Ferri o magari molto più probabile lo sconosciuto candidato della Lega. Ricordo spesso che da bambini c'erano le stagioni del gioco. Figurine, palline, fionde, archi, fogheraccia, oltre all'immancabile pallone da spiaggia. A Rimini si sta inaugurando quella delle liste. Tentativi validi, molto spesso, per "soddisfare" appetiti o ...personali rivincite di personaggi che ritengono di avere avuto poco, rispetto al valore che si concedono. Velleitarismo che Melucci prende anche e giustamente per il culo. Provate a fare un "paniere" elettorale come a Riccione per vedere se il "vecchio" Maurizio non si mette davvero a fare due conti. Il Programma è pronto. Quelli che ho letto, sono da perdenti ...volutamente.