martedì 17 marzo 2015

Marzo 1941, anzi no 2015

Marzo 1941, anzi no, 2015. Oggi è ricomparso Putin che quindi non era né morto né imprigionato come ormai davano per scontato i giornali occidentali. Tuttavia una cosa bisogna dirla: la situazione è tesissima. Non molti giorni fa il nostro Cancelliere prevedeva per marzo/luglio 2015 il momento di maggior pericolo per la Federazione russa. In effetti le notizie che arrivano da est, si può dire ad ogni ora, confermano questa previsione. Manovre NATO e ammassamenti di truppe dalla Romania alla Norvegia, sono assolutamente straordinarie. Così come sono straordinarie le notizie che arrivano da Mosca circa l’attivazione del sistema nucleare di difesa “Perimetro”. Tra tante notizie vere e qualche notizia falsa è ormai difficile discernere anche per i più esperti analisti. Resta il fatto che i prossimi 4/5 mesi sono storicamente i migliori per chi voglia attaccare da Occidente. Quello che sta succedendo ci fa venire in mente due cose: la prima è quello che accadde sul fronte russo/tedesco (che praticamente coincideva con quello attuale salvo l’Ucraina non ancora occupata) nella primavera 1941. Su questo aspetto la grossa differenza è che Putin sembra prendere le cose molto più seriamente di Stalin nel ‘41. L’altro aspetto riguarda l’avvertimento del Cancelliere sulle scorte petrolifere. Leggiamo sui giornali specializzati che il crollo dei prezzi di questi giorni è il frutto del raddoppio delle “scorte strategiche” in USA ed Europa occidentale. In pratica non vi è più un metro quadrato in cui non siano state stivate scorte petrolifere. Questo in condizioni normali è un sintomo sicuro di guerra.
La redazione
P.S.
Gnassi ha dichiarato la sua "guerra" personale alla Tosi. Prossima l'invasione di Riccione con le Feste.