mercoledì 25 marzo 2015

Il Cancelliere: l'ultimo delirio

Il Cancelliere ci segnala che stamattina sui giornali italiani vi è, a vari livelli, un’altra puntata del delirio anti-russo volto, secondo lui, a preparare, almeno a livello psicologico, lo scontro di primavera. In sé e per sé, si tratta di articoli di notevole mole, ma su episodi di medio calibro. Tuttavia, come dice sempre lui (lui, in Cancelliere ) il diavolo si nasconde nei dettagli. Partendo dall’alto segnala un singolare articolo di una firma non di primissimo paiono de “La Stampa” di Torino (La Stampa, come tutti sanno è, insieme al “Corriere della Sera” e a “Repubblica” la punta di lancia della russofobia e dell’antiputinismo). In questo articolo, paternità di un certo “Perosino”, quindi appunto non proveniente dalle firme di punta Zafesova e Riotta, si accusa nientemeno che Mosca “di aver violato ben 101 volte lo spazio aereo internazionale (!!!) dell’Europa del Nord”. Esattamente negli ultimi tre mesi. L’articolo infatti è titolato significativamente, più o meno: “La Russia vuole l’Artico” (!!). La cosa curiosa che dovrebbe capire chiunque è che se lo spazio aereo è “internazionale”, è di tutti, e tutti possono volarci come e quando vogliono, rispettando ovviamente le normative di sicurezza. Anche Putin. L’articolo si segnala anche per la straordinaria notizia della “cattura” di un sommergibile russo nelle reti di un peschereccio scozzese. Come abbiano fatto a capire che era russo e che fosse un sommergibile, non viene ovviamente spiegato ai lettori che, evidentemente, sono contenti così. Certo che se il passaggio di aerei in cieli internazionali è considerata una grave minaccia, verrebbe da chiedersi cosa sarebbe la sfilata dei carri armati americani nella città di Narva a 300 metri dal confine russo. Sfilata avvenuta un paio di settimane fa. Naturalmente in questi casi, osserva opportunamente il Cancelliere, aiuta molto o il sistema di giudizio detto del “doppio standard” per cui quello che facciamo “noi” è sempre buono, e quello che fanno “loro” è sempre cattivo. Nel caso poi “loro” sia la Russia di Putin è arcicattivo. Su un piano più modesto, come più modesta è la testata, ci si mette anche il “Resto del Carlino” il quale, senza arrivare alle vette della Stampa, il Corriere, ecc. ecc. ci informa che in Argentina sta montando una campagna contro l’Inghilterra che controlla le isole Malninas/Falnlands. Qui la vena antiputiniana sta nel fatto che, tra le righe, Mosca viene accusata di fomentare il revanscismo argentino mediante la fornitura di aerei. Nel caso specifico, una ventina di Suchoj 24, vecchi sì di trent’anni ma, evidentemente, terribili per i sudditi di Cameron e della Regina Elisabetta. Che poi le Malvinas siano argentine e, a volerla dire tutta, abusivamente occupate dagli inglesi da due secoli non interessa a nessuno. Men che meno al “Carlino”. E’ proprio il caso di dire che, come ci segnala il nostro acuto collaboratore, in attesa della guerra vera, quella di propaganda avanza tutti i giorni.

 La Redazione