lunedì 1 giugno 2015

La Sberla

La sberla dei cittadini votanti è arrivata forte anche al Largo del Nazareno. Se l'aspettavano, avevamo colto alcuni atteggiamenti del leader e della sua allegra banda di veline e finanzieri off shore che presagivano il risultato. Le macchie di leopardo finalmente smacchiato non permettono ancora un'esame esaustivo. Una cosa la si può affermare usando il metodo calcistico: hanno vinto M5S, con mio grande piacere mescolato alla solita preoccupazione e la Lega. Per essere onesti al primo posto del podio elettorale non c'è dubbio che sia arrivato Salvini con o senza felpa. Con un particolare ed una diversità: la Lega ha subito monetizzato le percentuali rilevanti, diventando o confermandosi forza di governo locale, per il M5S rimarrà la solita pugnetta stancante. Cosa farà di questi voti? Per il momento brindiamo alla sconfitta del bulletto e del "suo" Pd. Ci saranno ripercussioni non immediate per tutti i "renzisti" dell'ultima ora. Anche la giustizia sarà più libera di compiere il suo compito, si smarcheranno in tanti dall'abbraccio asfissiante del Partito della Nazione. Perfino il Carlino, questa mattina aveva altro da fare che " menare" sulla Tosi. Ormai il Pd è un partito (?) a "trazione meridionale" nel senso più deteriore del termine. Non a caso le sberle più grosse le ha ricevute al nord e perfino al centro. Hanno perso clamorosamente le "veline" del bulletto e fatto vincere i vecchi e sperimentati personaggi alla De Luca. Non la vedo bene per Gnassi. Uno degli ultimi jumper sul bus renziano. La Petitti oggi si può anche giovare del titolo "rivalutato" di allieva di Melucci, Errani, Bersani, D'Alema.