lunedì 14 gennaio 2013

A Babbo Morto

Una volta tanto il “Cancelliere” ci scrive su un argomento locale e lo fa con tanta arguzia da rendere obbligatoria la pubblicazione. 
Di solito mi astengo dall’intervenire su argomenti locali, ma l’ultima uscita dell’assessore Jamil Sadegholvaad sulle ricette dell’Amministrazione Comunale di Rimini “per salvare” “ il Centro Storico è troppo esilarante per essere vera. Quale sarebbe la soluzione, per l’assessore? Aumentare l’IMU per i proprietari che non affittano i negozi(?!!). Nonostante le sue origini “commerciali” l’assessore Jamil Sadegholvaad non ha per niente presente la reale situazione del commercio riminese specie nell’ex Centro Storico (ex da un punto di vista commerciale). Il problema degli affitti era un problema fino a un anno o due fa dove molti proprietari, effettivamente, non avevano capito la situazione e ancora chiedevano corrispettivi troppo alti ottenendo così due risultati alternativi: o affittavano a conduttori inaffidabili che dopo pochi mesi “mollavano” (non pagando fornitori e affitto) o lasciavano il negozio vuoto. Questa situazione è totalmente cambiata nel 2012 (specie nella seconda metà dell’anno, non a caso dopo un’estate disastrosa, nonostante le trionfanti statistiche taroccate). Da settembre si assiste a una vera e propria corsa dei proprietari ad offrire “sconti” non da poco (20-30%) ai gestori rimasti (quelli affidabili ovviamente...). Il problema è che ormai è troppo tardi. E Jamil Sadegholvaad non se ne è accorto... . Oggi anche ad un ipotetico “affitto zero” un negozio è un’impresa ad altissimo rischio per una miriade di ragioni: in primo luogo fiscal-burocratiche ma soprattutto perché nessuno compra. Anche a un ipotetico “affitto zero” un negozio bisogna riempirlo di merce e se essa rimane invenduta o si è costretti alle svendite già in dicembre (com’è già avvenuto quest’anno sotto le mentite spoglie di “Vendite promozionali”) nessuna attività è in grado di guadagnare e, spesso, solo sopravvivere. E’ destinata cioè, salvo le opportune e meritevoli eccezioni, a “saltare”. Da notare che la stessa signora Lappi nella sua intervista al “Carlino” ha ammesso che il proprietario (il “suo” proprietario dei “suoi” muri) aveva offerto (considerevoli) sconti sull’affitto, ma che essi sono ormai irrilevanti sulle gestioni di molti esercizi stretti da altri e ben più gravi problemi. Per dirne uno, il nuovo redditometro che (peraltro mal interpretato) ha terrorizzato i consumatori e così l’IMU che ha appesantito la situazione delle proprietà che ora si vorrebbe appesantire ancora. Nulla di male, per carità, come scelta politica ma cerchiamo di non prenderci in giro con slogan tipo: “salviamo il Centro Storico” a cui possono abboccare solo gli idioti. Quanto alle altre soluzioni, specie l’attivazione del parcheggio “Padane” pur non essendo risolutive andrebbero bene se non fosse per due particolari insignificanti: 1) che non verrà realizzato. Di nuovi parcheggi per il centro se ne parla dai tempi del Sindaco Chicchi e dell’assessore Ferri. In realtà in questi venti anni sono solo stati eliminati quelli esistenti. Va detto che allora bisognava dare un “aiutino extra” ai nascenti Iper... . 2) Che se, per miracolo e pura ipotesi si facesse qualcosa, arriverebbe troppo tardi. Comunque troppo tardi. Il collasso è già arrivato e si completerà nel 2013/2014 ben prima che l’Amministrazione Comunale riminese (con la sua nota efficienza e velocità...) metta mano al primo pezzo di carta di qualsiasi, anche un semplicissimo progetto. Quindi non avverrà nulla e se avvenisse, per caso dicevamo, avverrà a “babbo morto”. Quindi, aumentiamo pure l’IMU ai negozi sfitti se serve a incassare qualche euro in più, da una classe, quella dei proprietari immobiliari, che in passato non ha certo brillato per saggezza e lungimiranza, ma lasciamo stare “la salvezza della città” che è un argomento troppo serio per gli attuali (e futuri) governanti (?) di Rimini.
Cancelliere