venerdì 11 gennaio 2013

Lo Smog della Politica

Archiviati i giorni natalizi non definibili più festivi ma ormai angoscianti per il carico di gabelle, tasse, bolli, assicurazioni e tredicesime fottute, l'argomento di questa inchinata Città è l'assurdo blocco della circolazione. Perfino Luigino Garattoni, allineato green d'altri tempi, confluito nello squadrone di Sel, riesce ad affermare che non servono a niente. Per lui dobbiamo circondare l'autostrada con un Mato Grosso e le case abusive di contorno diventare splendidi trenini di campagna. Luigino, queste patacate che vi hanno permesso di governare per due decenni con demo e comunisti, raccontale all'amico Pari. Cosa serve bloccare una volta alla settimana il traffico? Tutti sanno che è inutile, come un assessore all'ambiente, ma si continua ad usare questo alibi, per far vedere che si fa qualcosa. Gnassi abita nel grattacielo della sua Friburgo. Una supplica la rivolgiamo alle testate giornalistiche locali, non pubblicate quante multe sono elevate per dimostrare che si controlla. Il tutto si traduce nel punire qualche disgraziato con macchina vecchia, come capro espiatorio. Il problema dello smog va assunto in termini complessivi, partendo dal risparmio energetico per riscaldamento e trasporti, con abitazioni meno cannibali ed una mobilità moderna e razionale. Volendo fare discorsi seri, la prima strategia sarebbe quella di favorire l'isolamento delle abitazioni ed una loro razionalizzazione tecnologica. Comporterebbe anche l'enorme vantaggio di creare lavoro nel sistema artigianale, spina dorsale del nostro sistema economico, senza contare che in questo contesto si potrebbe pure inserire anche il famoso libretto delle abitazioni, da legare ad un catasto accertativo. Sul piano della mobilità, il primo grande argomento si chiama alta velocità, che va estesa all'intero paese, con reti ferroviarie autonome, riorganizzando le vecchie per il trasporto merci e pendolari. Per quanto riguarda la mobilità interna bisogna gerarchizzare strade e trasferimenti in termini scientifici, evitando populismo e basso consenso, attraverso normative forti che definiscono le strategie attraverso progetti organici. Basta invenzioni di giornata, una pista ciclabile qua, un anello verde là. Parliamo di Politica vera che partendo dal basso fa funzionare un paese, un aspetto che nessuno racconta in questa campagna elettorale. Il Cavaliere risale, giocano sul suo terreno, gli spot li ha inventati lui. Bersani ha detto che per Penati le primarie le fa la magistratura, siamo a posto.