martedì 29 gennaio 2013

L'Amico Giornale

Il Corriere amico ha dedicato a Gnassi due intere pagine per difendersi dai boatos che lo investono da tutte le parti. Il primo dato, non scontato fino a qualche mese fa, è che se il giornale compagno di tante imprese, mette le sue risicate copie a difesa significa che i rumors sono delle realtà non trascurabili. Le migliaia di persone Grillo Vedenti sono diventate una parte preponderante dei Votanti, significa che l'opposizione ufficiale passa da RenziBorgo Marina a CamporesiNextSindaco. Entrando in apnea nel contenuto dell'intervista emerge il dramma delle risposte alle domestiche domande. In prima persona, come si conviene ai regali regnanti, circondato da perfidi infedeli che non capiscono linguaggio ed azione riformatrice delle saraghine. Stoccolma ha soppiantato Friburgo per paura di essere citata per danni, però afferma che lui è contro i mattoni, espressione che la dice tutta sullo spessore dell'intervistato per forza. Intanto occorre una volta per tutte iniziare a spiegare cosa significhi questa stupida espressione. Un Sindaco dovrebbe sapere che ha due momenti ineludibili nel suo mandato e nella legge che lo governa. Uno è il bilancio ordinario e straordinario per Fiera, Palas, Trc, Aeradria ed indebitate varie, l'altro di stampo urbanistico sarebbe il Piano Strutturale già in odore di stupro da varianti pensate prima di approvarlo definitivamente. Ci sarebbe da raccontare anche la barzelletta di quello Strategico, a Beppe non ha detto niente nessuno. Gli unici mattoni ancora esistenti sono di proprietà delle banche e delle lungimiranti fondazioni che le affossano. Per evitare concorrenza, determinata dalla diminuzione dei costi dei terreni edificabili, non concedono nuovi crediti e nel contempo comprano i bot, i derivati non sono solo a Siena. A questo fenomeno si aggiunge una nostra specificità, data dalla scarsa appetibilità di ogni iniziativa imprenditoriale. Non reggono sul piano economico, è questo il vero problema da cui partire, ne sono prova i tanti progetti approvati, decine e decine di comparti con murri e novarese ferme senza che nessuno indaghi. Con i  lustrini dei master plan non si va da nessuna parte, non esiste un progetto ed una speranza per la Città. Le colate di cemento hanno una targa politica ben definita, camuffarsi da spider man ed arrampicarsi sui muri è un gioco pericoloso. Tutti sanno, i giornalisti di casa per primi, che Gnassi c'è sempre stato, in prima fila, quella riservata ai fortunati, la differenza però tra lui e Melucci è notevole. Il partito apparato non guarda gli interessi della città, meglio tenersi Gnassi che ritornare a votare.