lunedì 28 gennaio 2013

La Tigre Bersani

Non accostate i resti del Pidi al Mps, sarete sbranati dalla Tigre di Piacenza. Una zoologica minaccia incombe sulle elezioni, i seimila spettatori di Piazza Cavour hanno avuto la fortuna di assistere al più bello dei comizi dell'unico vero politico che, senza scorta, affronta i cittadini. Non come quello che ha paura di duecento persone leggermente incazzate per il DigerStore di Santa Aquilina. Sul balcone Sindacale qualcuno ha intravisto Funelli, con il pallottoliere del veggente Melucci è arrivato a contare cinquemila persone normali, confermate dai due poliziotti presenti e leggermente osannanti, poi è andato a riferire Nud e Crud. Mala tempora currunt per la tribù di Gnassi, in giunta è attorniato da fantasmi, il meglio è inviso anche dai bagnini costretti per penitenza fiscale a diventare diaconi, non basterà il moscone di Bertino per salvarlo. Non afferriamo la ragione del suo persistere, con i Brasini, Sade.. ed i misteriosi Rossi&Pulini&Irina&Gloria formano un complesso da balera politica. I tre consiglieri grillini hanno fatto un figurone nella loro semplice esposizione di quello che non viene fatto a Rimini, poi è arrivato Beppe, la battuta sul Trc e la Merda, è da inserire nelle schede elettorali. Torniamo ai rapporti tra il partito di maggioranza e la più vecchia banca italiana, la cosa che sorprende è il finto stupore che qualcuno, il socialista Scalfari per esempio, riesce ad esprimere per una cosa talmente scontata che va avanti da secoli. Per rimanere nel campo socialista due rimasugli dell'antico e glorioso partito come Bassanini ed Amato sono stati grandi commis di questo istituto. Le battute si sprecano. Il partito di riferimento in ogni caso è sempre stato il Pci pur nelle infinite mutazioni di pelle, il meccanismo che reggeva la Fondazione è lo stesso che regola tutte le strutture imprenditoriali, sindacali ed associative legate al partito. Dalla Cna arrivano rumori tristi, dolorosi ed incazzati con l'Art Director della scalcinata compagnia festante, non erano convinti ab initio della scelta di Melucci, avvallata da Vasco, nessuno però, eccetto noi, pensava andasse a finire come ..il Trc.
P.S.
Ci dicono che Agosta sia diventato Gnassiano, siamo a fine corsa. La Voce ha messo a pag. 19 Grillo, non era Strategico, complimenti al Carlino e..perfino al Corriere del Pidi.