Ci siamo rotti i polmoni.
Posati i calici, terminati luccichii di paillettes e spettacoli pirotecnici, Rimini al risveglio si trova
costretta a fare i conti con la dura, quotidiana realtà.
L'anno si chiude consegnandoci dati drammatici sull'inquinamento atmosferico nella nostra città.
A Rimini la centralina di misurazione del PM10 (particolato o polveri sottili) di via Flaminia ha
registrato 88 sforamenti nel 2012. Un dato allarmante che potrebbe essere addirittura superiore del 10-
15%, se si considera che la stessa centralina non ha fornito misurazioni per problemi tecnici oltre 20
volte. In giorni di forte inquinamento.
I livelli di inquinamento sono stati superiori per 88 volte al “limite per la protezione della salute
umana” che non può essere superato più di 35 volte all’anno (DM 60/02). Un limite ulteriormente
inasprito nelle direttive europee 1999/30/EC e 96/62/EC, che ha fissato i limiti per la concentrazione
delle PM10 nell'aria a 7 sforamenti annui.
I dati degli ultimi 3 anni mostrano come la situazione sia sempre più grave: nel 2009 gli sforamenti
registrati furono 36, nel 2010 se ne registrarono 58 e nel 2011 si arrivò a 74.
I dati del 2012 consegnano un quadro drammatico per la salute dei cittadini riminesi. Le polveri
sottili sono responsabili di gravissime patologie. In tali condizioni, aumenta la probabilità di accusare
sintomi per i soggetti particolarmente sensibili. Anche adulti sani possono manifestare difficoltà
respiratorie e cardiache, soprattutto durante attività fisiche intense e prolungate all´aperto.
I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità consentono di calcolare in 39.000/anno il numero
di morti premature in Italia causate dalle polveri sottili.
Tra i sintomi, la stessa OMS parla di un incremento altissimo di bronchiti, di una sensibile diminuzione
della funzione polmonare nei bambini. Studi universitari parlano di asma, arteriosclerosi e parti
prematuri.
Per comprendere quanto questi dati interessino potenzialmente la nostra città ricordiamo che Rimini è
tra le 30 città europee più inquinate da PM10, e ai primi posti in classifica a livello italiano. Lo dice il
rapporto ambiente e territorio di Istat del 2010.
Il completamento della terza corsia della autostrada A14 aggraverà ulteriormente la situazione.
L'aumento della velocità dagli attuali 80 km/h ai 130 km/h provocherà un sensibile aumento della
produzione di PM10 e PM2,5. Gli automezzi consumeranno e inquineranno fino al 30% in più.
Di fronte a questa emergenza l'azione della amministrazione si è dimostrata inadeguata ed
inefficace. Le misure paventate sono inutili palliativi. E i dati di Arpa lo testimoniano.
Un problema tanto drammatico andrebbe affrontato urgentemente con misure straordinarie.
Nel nostro ordinamento giuridico, la protezione dell’ambiente è imposta da dettami costituzionali
(artt. 9, 32 Costituzione) e si eleva a valore primario ed assoluto con la tutela della salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
Nella nostra città, in particolare i bambini, corrono un rischio altissimo.
In questi mesi le risposte dell'assessore all'ambiente alle nostre interpellanze sono state fumose promesse
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rimini
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