venerdì 18 gennaio 2013

Cioccolatini e Arance

Gli onorevoli deputati sono di bocca buona e per questo la Camera si preoccupa di viziare i loro palati raffinati ordinando dai principali marchi del cioccolato: Venchi ha fornito prodotti per 4mila euro, Nestlé per 5.338 euro, Baratti&Milano 3.976 euro, Perfetti 8.501 euro. Nel complesso, quasi 22mila euro in dolciumi. A cui si aggiungono i 107mila euro di caffè (Lavazza e Methodo). Tra le spese per la ristorazione (che ammonta alla splendida cifra di 4,8 milioni euro), nel bilancio compaiono 16.800 euro per la macelleria, 8.388 euro di arance fresche ordinate all’azienda Oranjet. Dopo aver pensato alla pancia dei deputati, la Camera si preoccupa anche della loro formazione offrendo corsi di lingue straniere e di informatica che per un anno costano 500mila euro. Sulla natura di tali corsi è mantenuto il massimo riserbo. Non è dato conoscere il tipo di lezioni erogate e l’effettiva presenza dei deputati sui banchi di scuola. Montecitorio è anche uno dei luoghi simbolo della Repubblica quindi non possono mancare bandiere e stendardi. Per i quali soltanto nel 2012 si è spesa la bellezza di 10.531 euro. Per la cancelleria invece, le spese correnti hanno sfiorato la cifra di 665 mila euro. Vale a dire carta, graffette e dintorni. La fornitura di toner per le stampanti di tutti gli uffici è stata computata a parte e vale 398 mila euro. Una delle voci più impressionanti è quella che riguarda le spese informatiche. Per l’acquisto di hardware sono stati spesi 1,2 milioni e per la manutenzione di questa apparecchiatura 666 mila euro. Anche con i software non si è certo risparmiato, ordinando programmi informatici per 4,8 milioni di euro e spendendone altrettanti per gestirli.

P.S.
Repubblica titolava "una entrata dura" di Bersani... si è addolcito