martedì 22 gennaio 2013

E...Se Vincesse Ancora

E se vincesse ancora Berlusconi? Il Cavaliere unico indagato e sicuro condannato, non può battere Bersani e l'orecchino di contorno alla Camera. Ma al Senato? E' avanti in Lombardia, Veneto, Sicilia, dove Ingroia frega voti a Nicky, in Campania l'ultimo sondaggio lo vede a ridosso dei democrat diventati stranamente fortissimi al sud. La Stampa mette la domanda nero su bianco, il giornale dell'Elkan Agnelli che ha dato una bella mano per fottere la sua juve, ha pubblicato un interessante articolo di Ricolfi. Riuscirà il Pd con il grande aiuto di Tinto Bersani a perdere anche questa volta? Per guardarla dall'altra parte, riuscirà B in una rimonta che fino ad un mese fa era incredibile anche per la nuova (?) morosa. Su Monti invece c'è rassegnazione. Se lo ascolti, non lo voti, se poi ti ha governato per diciotto mesi lo detesti. Gioca per contarsi, uno che mostra degli sponsor come Tronchetti, Della Valle e Smonty come può essere fiduciato dai cittadini ancora sopra la soglia di povertà del redditometro e dai milioni che ha impoverito. Contratterà il peso specifico elettorale mettendo sul piatto la più pesante e vincolante pietra del vero padrone del vapore, Draghi Mario. Il risultato finale delle elezioni è scritto nella bacheca della Bce. Monti, mettendo in discussione la riforma della Deaglio ha inviato un messaggio al leader di Sel, dimostrando un alto tasso di coerenza e correttezza. Segnali di fumo che i due si scambiano dalle rispettive colline per dirsi, dobbiamo stare assieme. Perfino l'Unità, letta sul web, giuro, rompe un tabù, ossia ammette la possibilità di una impensabile sconfitta o di un pareggio devastante, nel senso che costringerà Bersani ad andare in ginocchio da Casini, la strada è conosciuta. Ingroia inguaia la sinistra e regala un ruolo al Cavaliere, questo dicono i giornali domestici, ma del MoVimento non parlano, eppure neanche le televisioni di stato e sky, non riescono nei secondi dedicati a fare a meno di mostrare piazze strapiene. Ma quì i problemi vengono dopo avere preso tanti voti. Qualcuno nel Pd, scherzando, comincia a fare paragoni con la Roma di Zeman e quelle troppe (?) partite in cui i giallorossi stanno vincendo al '24 del secondo tempo due o tre a zero? Il nervosismo in casa Pd e dintorni sta salendo alle stelle. Non hanno nemmeno un Master Plan al quale attaccarsi come il Gnassi di Rimini. Il Cavaliere, secondo il barbiere di Pigi sta facendo cabaret, abbiamo ascoltato tante persone che hanno perdonato i peccati commessi, in fondo le ha pagate lui...Berlusconi sposta più di altri il suo discorso sui problemi concreti degli italiani, alla fine Bersani e Monti appaiono come personaggi di un altro pianeta. Non riconoscerlo non è solo un errore è un suicidio, a noi va bene così votiamo Grillo e per non farci sculacciare dalle troppe favie nascoste, poco convinti che sia vero, MoVimento.

P.S
Il secondo mandato di Obama mette i diritti dei gay al centro. Il Vaticano tira un sospiro.