sabato 26 gennaio 2013

La Corda Spezzata

Prima o poi la corda si spezza, un detto popolare che indica il rischio quando l'agire non corrisponde al fare corretto. Sono mesi che riportiamo i malumori dei cittadini ed imprenditori per la difficoltà di avere un semplice incontro con il Sindaco, alla faccia della sbandierata casa di vetro comunale. L'ennesimo Caso va in onda, siamo a S.Aquilina, terra stupenda sulle colline riminesi, una volta poche case contadine ora un vespaio di abusi condonati(?) anche attorno alla vecchia discarica, prossima a diventare un DigerStore di immondizia. Non vogliamo occuparci della proposta ambientale, negli anni passati, tanti, ci siamo occupati del destino della discarica, quando un assessore anche questo ex sindacalista, i peggiori, la dichiarò chiusa "politicamente". Spendemmo qualche miliardo di allora per portare il rusco in giro per l'Italia e..pericolosamente nel sud. Lo scandalizzarsi del Sindaco di fronte a queste accuse è pari alla sorpresa(?) dei cittadini di avere eletto un Primo Cittadino così. Iniziò malissimo con lo scazzo nella televisione curiale, subito perdonato per i rapporti esistenti e per la nascente Società Strategica benedetta in diretta. Dovrebbe raccontare quale sia stato l'impegno che gli ha vietato di andare alla riunione, se, accompagnato da Funelli, non mostra una motivazione credibile, chieda scusa a quei cittadini e già che c'è, anche agli altri, per quello che non ha fatto. A Palazzo Garampi, ci raccontano le tante spie che abbiamo messo nel lungo corridoio dei passi perduti e della potente Segretaria, gli incontri sono veri riti in stile castrista, prologhi che partono non più dalla Palestina ma dalla maledetta globalizzazione con tappe intermedie a Friburgo, Stoccolma e quasi sempre a Barcellona...Pozzo di Gotto. I poveri interlocutori stravolti dal pensiero gnassiano non hanno la forza di rispondere, devono andare a pranzo o cena, qualcuno ancora lavora, si accontentano dell'ultima battuta quasi sempre indovinata dopo le affannose ricerche su Google dello staff. La ricostruzione corrisponde alla verità di questi tragici due anni passati a masturbare le saraghine mentre fuori imperversa la più brutta stagione mai vista. Il 2013 sarà peggiore soprattutto da noi, non abbiamo un ammortizzatore od una speranza per il futuro. Il tessuto sociale che rappresentava, pur nella sua storica frammentazione, una risorsa, è disgregato, il partito che ha fatto collante fra mille errori e mancanze è diventato un clubino esclusivo. Sono battuti dal loro popolo ristretto e fanno gli impermaliti, tentando di portare via il pallone comunale con il quale giocano, anche male. Nessuno si dimette, pur avendo fallito personalmente e collegialmente, i sostenitori si vergognano di averli votati. Quando ne incontri ancora qualcuno, abbassano lo sguardo, senza salutare. Anche il cane nero ha capito che razza di padrone ha. Il loro misero mondo di lustrini, feste, foto, slide preparate per fare la Società degli Affari farà incazzare i cittadini al punto che alle prossime, molto vicine e salutari elezioni scompariranno. Prima della crisi era quasi sopportabile non essere amministrati ora è delittuoso. Sabato sera viene Grillo, ma i voti li dovete dare voi.
 P.S.
 Gnassi ha fallito, ma se il domani che ci preparano i quattro giornali uguali, è la Petitti, potremmo anche rimpiangerlo o votare Camporesi. Fate voi. L'ultima Fiera è stata un successo + 18,6, i due cinesi raddoppiati