venerdì 25 gennaio 2013

Reuters

Reuters  ROMA, 25 gennaio
Grillo: Profumo inadatto, grazie a Pd buco da 14 miliardi. Beppe Grillo prende la parola per primo all'assemblea della banca Mps e dopo aver dato dell'inadatto al presidente Alessandro Profumo, denuncia l'ingerenza della politica nell'istituto che dalla privatizzazione avrebbe bruciato 14 miliardi di euro. "Profumo è inadatto a gestire questa situazione perché è indagato per frode fiscale, ma forse è al posto giusto...", ironizza il comico genovese e leader del Movimento 5 Stelle che corre per le elezioni politiche a febbraio. Grillo parla da genovese - "il risparmio per noi è una parola sacra" - e ricorda che fino al 1995 la banca senese era "florida, straordinaria". Poi la privatizzazione, che Grillo definisce "politizzazione". "E' entrato un partito, oggi il Pd, con una fondazione e da lì è stato compiuto lo scempio totale della banca", dice Grillo. "Si sono venduti tutto, le banche, le tenute, i palazzi a Roma e hanno spolpato una azienda che prima della privatizzazione aveva un valore - corregetemi se sbaglio - di 20 miliardi ed ora vale sotto i due. Io ho delle azioni che mi sono state date per intervenire, ho perso 30 euro e per chi viene da Genova sono importanti". Quindi Grillo dice che andrebbe costituita una commissione che indaghi su questo e che dovrebbe "chiamare i rappresentanti del Pd e chiedere conto del buco da 14 miliardi di euro". Qui il comico viene interrotto da Profumo che nega l'esistenza di qualsiasi buco nella banca. Grillo termina il suo intervento, sottolineando che qui a Siena è avvenuta la distorsione di "un partito che è diventato una banca e una banca un partito. Devono tirare fuori 14 miliardi".