mercoledì 16 gennaio 2013

RosY, Rosy

Nello scenario elettorale, se il piccolo mondo italiano si fermasse oggi, oltre ad avere il più grande debito della storia d'Italia, avremmo Bersani vincitore sconfitto. B ha recuperato quasi tutti i ronzini davanti, ma non ha potuto tagliare il traguardo per primo, era troppo vicino, altre due settimane ed il processo Penati avrebbero premiato la più avvincente rincorsa. Un nostro attento lettore con passato comunista ed un breve presente perfino democrat, ci chiede preoccupato se non abbiamo svoltato sul Cavaliere. Tranquilli i nostri 210 voti li riserviamo a Grillo, ne ha bisogno, in alcuni momenti sembra che li disperda in inutili polemiche. Avete notato che la dissidenza (?) grillina è tutta emiliano-romagnola, ci sarà un perchè? Ingroia è la lavatrice del dissenso. Beppe sorpassa Monti, sono troppi quelli che mutuano linguaggio e web, sono tutti diventati padroni del mouse. Azzurra Casini si azzuffa con Agenda per la presidenza del Senato, mentre la Rosy corre per la Camera e le adozioni ai gay. Rimane la poltrona di George, lo sconforto assale al sentire che Amato è uno dei più quotati, alla Emma Bonino, da sempre la migliore dei candidati possibili, questa maggioranza ecclesiastica non ha concesso nemmeno un'orazione funebre. Per fortuna hanno ripreso il processo alla escort minorenne, i Travaglio/Santoro erano diventati palcoscenici trionfali per il Cavaliere. Organizzate il confronto con Bersani, riesce a vincere.