giovedì 17 gennaio 2013

Una Corazzata

Anche ad una corazzata come era il Centro Storico colpita da potenti siluri, affonda. L'Iper praticamente in centro, con una galleria commerciale composta da oltre duecento negozi è già una bella botta, alla quale va aggiunta la delocalizzazione di tutte le sale cinematografiche. Se poi trasferisci anche i servizi, iniziando dal tribunale, con il conseguente accompagno di tutti gli studi professionali collegati, significa perdere una utenza giornaliera pari a migliaia di avventori.  Non meno hanno contato le non scelte in materia di accessibilità: il filobus si ferma un chilometro prima, parcheggi male dislocati e malissimo gestiti, l'università, da volano (termine sfigato) è diventata un problema. I corsi dovevano fare la differenza, si è trasformata nell'esempio di come consumare alla sera il troppo tempo libero, devianze e risse sono la conseguenza. L'unico Palazzo che è rimasto è quello più inutile. Far risorgere il Centro Storico, dopo queste pazzie è difficile, per non dire impossibile. Il primo obbiettivo è fermare il declino in atto, prima di quanto si creda, si trasformerà in zona off limits, come in parte è già avvenuto, molti giovani hanno trovato destinazioni alternative più tranquille e vivibili. La nostra proposta è abbandonare l'idea di un centro pensato come monumento, occorre un sistema socio-economico che lo fa vivere in termini decorosi e lo riconosce come identità cittadina primaria. Abbiamo letto una proposta di Mangianti, l'abbiamo perfino riletta per la piacevole sorpresa, dopo essersi ripreso dalla perdita del nautofono, ha proposto che l'Acer in collaborazione con i privati e..il Comune inizi un percorso per ristrutturare in termini residenziali più immobili possibili nel centro storico. Allora l'assessore del cuore di Gnassi potrà sbizzarrisrsi con l'Imu agevolata. Speriamo non ci sia più lui, Gnassi e ..l'Imu.