lunedì 1 luglio 2013

Forza Italia

A Rimini la ventata d'aria fresca ci ha regalato Gnassi, per il Paese è pronta la novità Forza Italia. Miserocchi è d'accordo a prescindere. Per rilanciare il partito Silvio Berlusconi ha deciso di puntare sull’usato sicuro. Tra qualche giorno una grande celebrazione rilancerà il movimento nato appena un paio di decine di anni fa. Il Cavaliere fa bene, sono le cose che intuisce meglio, il contenitore che gli è servito per parare il culone in pericolo nel 94, oggi perforato giudiziariamente, deve fare da scudo al capitale rimasto. I bilanci di Mediaset sono paurosi pur regalando alla famiglia allargata quasi 94 milioni di soli dividendi. Per Galliani sono rimasti gli spiccioli, spegnerà le luci anche di S.Siro. L'unica vera novità rimane la nascita del MoVimento 5 Stelle, abbandonato da sole sette persone. Nessuno si è mai chiesto perchè questi indomiti personaggini, testimoni mediatici della vera democrazia, non si siano mai dimessi come promesso, invece di passare nel Misto dei 18 mila euro mensili. Solo in Italia e sembra Nigeria è permesso il purgatorio parlamentare a cedola piena. Nella passata legislatura sono stati 160 i passaggi poco onorevoli. Cominciano a venire fuori dal pentito a comando le prime indiscrezioni sul tariffario usato. Il governo traballa, i prezzi salgono. Anche il Pidi non è messo bene, la Moretti Ale, la bella starletta bersaniana, si accinge al trasloco renziano, va a finire che non ci sarà posto per il troppo furbetto Zerbini. Attenzione Samu il tuo vecchio maestro una volta venne cacciato per eccessivo uso di democristianeria. Non puoi stare sempre su due sedie con la scusa della stazza, una scelta occorre farla. Lascia perdere Gnassi, partecipa all'ennesima rivoluzione per tentare l'ennesima ricostruzione di un partito mai nato. Pensare ad un sano ritorno ai democratici di vera sinistra? Troppo berlusconiana come idea vero? La famiglia di fatto e prebende non vuole? A dispetto di quattro fotocopie locali che hanno dato ai disastri pluviali delle scandalose coperture e notizie ridotte della pantomima sul bilancio, mentre hanno registrato le folle impossibili sul Molo, come quelle del Capodanno di Melucci. Il MoVimento a Rimini sta facendo una ottima opposizione. Sempre sul pezzo, con intelligente cattiveria, in solitaria compagnia, a parte Renzi, ormai diventato afono nella sua ripetitività. Non hanno spalle politiche, ma un fronte sempre più sgretolato dalla pochezza dei pochi fantasmi che assistono Gnassi nel bunker del Palazzo. Le associazioni, sindacati, imprenditori plaudenti ai Veltroni, Bersani, Renzi sono sparite nel senso più tragico del termine. I mattoni invece di fare ruotare l'economia affondano anche lo sport. La pallavolo in versione femminile dopo anni di successi deve chiudere come le centinaia di imprese del settore. Non abbiano notato riunioni con i soliti noti delle varianti, con Gas, Hera, Fiera/Palas delle Cheerleaders o le società di servizi e d'accompagno nel passato splendente. Il calcio è fottuto anche ai livelli amatoriali, la gestione sportiva è pari a quella urbanistica ed ambientale. Hanno una grande fortuna giudiziaria e geografica. A Rimini i colpevoli sono sempre tutti.