Rimane Uno

Franco Fregni è stato un brillante direttore della redazione locale de La Voce. Quando il giornale dell'amico Celli rappresentava, all'inizio, l'opposizione al sistema riminese. Poi....Non voglio continuare la moria degli amici. Ricordo benissimo la "spazzolata" che osò dare alla politica della Curia riminese, un atto di coraggio ed autonomia che gli costò solo il..posto. Se pensiamo che il Piano Strategico è stato prima applaudito e poi benedetto dagli spalti consiliari ed esisterà per altri quindici anni il Patto del Seminario, si può comprendere che l'eroico atto giornalistico di Fregni aveva un finale già deciso. Un altro lungo preambolo per atterrare senza comarketing evidenti sull'interessante Sito di Rimini 2.0, questa volta libero dalle insopportabili pugnettine di Gambini. L'articolo che Fregni ha dedicato alla situazione politica-associativa-imprenditoriale- sociale della nostra Città è talmente condivisibile che lo abbiamo già scritto tantissime volte. Una ragione in più per concedere onesti apprezzamenti. Repetita iuvant. Secondo lui, dei già ridotti giornali locali, ne Rimane Uno: Il Resto del Carlino. La ragione non è solo la fila di cittadini impazienti che assaltano tutte le mattine le edicole per sapere cosa ha detto e..fatto Gnassi o fare colazione con le notizie sulla salute di Renzi e...sullo stato di AirRiminum. I bollettini adulativi vengono emessi su tutte le pagine nazionali, radio e televisioni con sconcertante continuità. Eppure il Premier non è contento, vuole riformare la Rai come ha fatto meravigliosamente con il Pd ridotto in mezzo alla Striscia di Gaza. Sono d'accordo, anche il Corriere di Gnassi, è in pericolo. Non avendo a differenza del giornale bolognese, una volta leggermente destrorso, ma sempre atlantico, i fortunati aiuti del finanziamento pubblico per la cosiddetta editoria, corre davvero gli stessi rischi del patrocinatore. A me dispiace per il Sindaco di Riccione, se non cambiamo anche a Rimini, il Carlino se la prenderà sempre con la ..Tosi.