martedì 1 gennaio 2013

Caro Biagio

Caro Biagio, vattene fin che sei in tempo, torna ad essere un presidente circoscrizionale libero. Non sei nano, tanto meno ballerina, ti conosciamo e lo riconosciamo. Sei un corpo estraneo ad un partito che non ha cambiato i connotati, vincono i Bernabè, per loro affidabili, misurati con il metro di una storica mediocrità. Hai provato, spinto da comprensibile ma errata presunzione, ti hanno massacrato, l'aiuto di Bertino, perfino commovente, ti ha portato i pochi consensi ricevuti, le sponsorizzazioni di Cagnoni, Melucci e..Gnassi ti hanno massacrato. Hai fatto un'altra demaniale figura, finendo per collocare i fenomeni piddini dalla parte della ragione elettorale. Non farti fregare dalle belle parole di circostanza che ti lanceranno o dalle promesse di collocazioni future. Potremmo mostrarti l'elenco di quelle a Noi assicurate, prima di mandarli a fanculo. Fallo subito, ti levi un pensiero e non ti farai cuocere lentamente dalle fogheracce di partito. Una tua uscita prima delle elezioni li danneggerebbe? Non lo crediamo, i voti di Arlotti, tanti e meritati sono di Monti, una piccola parte di quelli che voleranno verso i naturali lidi centristi. Anche la Marchioni con la potenza mediatica curiale si è battuta bene, se pensiamo che sono corsi in suo e tuo aiuto, Melucci e Gnassi, vi è anche andata bene. Nel porti un saluto ed augurio sincero, la Redazione all'unanimità, ti inserisce tra i rifugiati politici, pronta ad accoglierti.