giovedì 18 aprile 2013

Aboliamo la Democrazia e..Grillo

Il Cancelliere: dobbiamo abolire la democrazia e, se possibile, Grillo.
Credo che alcuni lettori, come prima reazione, vedendo il titolo, saranno lì a chiedersi se il Cancelliere sia improvvisamente impazzito, o di pensare che il risultato sarà finalmente svelare la profondità malvagia del suo pensiero. Niente di tutto questo. “Dovremmo abolire la democrazia” è una citazione dal “saggio e democratico” Jacques Attali. Questo ha infatti firmato il 18 marzo un articolo assolutamente incredibile in cui si pone la questione se considerare supporto e assistenza completamente e sostituire le strutture e le istituzioni democratiche per sostenere la loro stessa efficacia. Jacques Attali dà un esempio attraverso l’elezione “verticale” a vita del Papa e l’elezione del nuovo Presidente cinese per 10 anni, notando che entrambi operano sul principio di un unico partito, portando al potere uno dei “serraglio” o “casta”, se si preferisce, senza consultare il popolo. Poi il nostro saggio disvela il fallimento prettamente democratico incapace di consentire l’emergere di un governo stabile dopo le elezioni parlamentari. L’esempio di Attali è quello del mese scorso, del sistema democratico italiano. Italia, secondo Attali, che è un tipico esempio del fallimento del funzionamento dei sistemi democratici. La politica di essere costretti a sacrificare il futuro a lungo termine del paese (dal peggioramento delle condizioni economiche) per garantire la propria rielezione. Quindi Attali diventa il sostenitore del partito unico, perché la democrazia ha mostrato i propri limiti? Non è esattamente così, egli ci offre una terza via. Costruire istituzioni “non democratiche” parallele. Cioè nuove assemblee consultive, composte di persone “selezionate” che nominano i funzionari a livelli più alti. Essi costituiscono secondo Attali un gruppo consultivo nazionale, incaricato di “consigliare” e “coadiuvare” le tradizionali istituzioni democratiche. Questi organi elitari servono, sempre in lui, a bilanciare il potere politico che sarebbe meglio in grado di svolgere la sua missione: la gestione dello Stato. Egli aggiunge che è urgente che le persone così (gli “uomini saggi”, per definizione non hanno mai alcun dubbio, ndr) devono prendere il testimone di politici eletti in quanto i rischi sono reali, perché “più fondamentalismi sono presenti e si aggirano intorno al letto democrazia”. E conclude: “se vogliamo salvare l’essenza della democrazia c’é bisogno di tale audacia di cominciare a pensare di abolirla”. Si può leggere tra le righe e tradurre: Noi (l’oligarchia) dovremmo avere un po’ più di coraggio e confiscare la democrazia, intanto abbiamo cominciato con i conti correnti dei ciprioti, e consentire alle persone più “scelte” e “giuste”, ovviamente per noi, di guidare il nostro paese. Utopia? Un’altra pletora di nuove commissioni e comitati vari dipendenti da Stati democratici? Dobbiamo prendere sul serio l’audacia proposta da Jacques Attali, perché ci sono già i comitati che pensano e decidono invece eletto il mondo occidentale? Direi di sì. E’ bene prenderlo molto sul serio. Il 29 marzo 2013, il presidente della “Goldman Sachs” ha confermato che il problema principale della UE non a Cipro od un paese come la Grecia, dove le persone stanno, in fondo in fondo, solo morendo, ma l’Italia di oggi con il “fattore Grillo”. Il tipo inquietante di nuovo politico italiano, potrebbe interferire e ostacolare con l’onesta e ben nota principale istituzione finanziaria internazionale, e impedirle di completare con comodo la sua creazione e acquisizione di stati falliti, gente e anime compresi. Un processo come si può vedere fino a qui, ben avviato e spettacolare. Non è infatti un comitato di ex dipendenti di Goldman Sachs che ha preso il controllo dei centri decisionali del mondo della finanza in Europa? Altri ex dipendenti e consulenti non sono diventati Primi Ministri un po’ qua, un po’ là? E’ questa la soluzione migliore per l’Europa? Il povero Beppe Grillo ha anche ricevuto all’inizio di questo mese un biglietto corrosivo sul blog del nostro “saggio”, in cui è stato additato come il vero pericolo per il futuro dell’Europa. Povero Grillo! Ma in fondo chi avrebbe mai potuto pensare che sarebbe diventato il peggior “mostro”, l’ ”arci nemico” e delle inattaccabili super élite? Chi avrebbe pensato che Goldman Sachs avrebbe dovuto preoccuparsi per lui? Ce lo immaginiamo il suo Presidente o A.D. che la notte non dorme pensando a Grillo? In fondo per un comico c’è quasi da essere orgogliosi ad essere additato come il babau di questa gente che si è mangiata, in pochi anni interi stati, gente inclusa. Incredibile vero? Vi è, tuttavia, al di fuori della Terza Via proposta da Jacques Attali, un’alternativa alla confisca delle elezioni da parte dei “saggi”, nel cuore delle democrazie sociali le cui élite appartengono a società finanziarie estere, ed i politici sacrificano i loro popoli e paesi in nome di una rielezione futile. La soluzione in Europa non è probabilmente la confisca di una democrazia già considerata da questa élite un malato terminale, ma probabilmente è, piuttosto, un modo democratico per un cambiamento e per una modifica radicale delle élite per avere un sistema operativo che funzioni chiaramente di più e per fare finalmente i popoli d’Europa, a cui è stato confiscato il potere di decidere sul proprio destino. Proprio quello che Attali e i suoi tanti “amici”, da Goldman Sachs all’onnipresente Henri Bernard Levy, non vogliono. Troppo bello per loro essere élite! Troppo bello continuare ad esserlo! Troppo scocciante questo Grillo e i troppi “Grilli” che prima o poi. più prima che poi, verranno fuori in tutta Europa. E verranno fuori con la malsana idea di dare lo sfratto a questi autonominatisi “saggi” a libro paga delle “grandi” e “sagge”, ovviamente anche loro. grandi istituzioni finanziarie. 
Il Cancelliere.