L'aereoporto, la Carim e i due gemelli.
Dopo l'uscita della CARIM sulla disastrosa situazione dei conti di Aeradria, leggiamo
non senza sbigottimento, le dichiarazioni del sindaco Gnassi e del presidente Vitali
che si fondano su un ardito parallelismo fra i due dissesti: Carim e Aeradria.
I superstiziosi, considerando i fatti accaduti, potrebbero addebitare la colpa dei
due dissesti (e degli altri che si preparano a venire) alla malefica congiunzione
dei due occupanti le poltrone di sindaco e presidente, ma non è in questi campi a noi
ostici che ci vogliamo inoltrare.
Vogliamo però registrare dei fatti oggettivi alla cui constatazione siamo sicuri i
nostri due arditi giovani si sottrarranno.
Questione Carim: dov'erano i nostri due baldi giovani quando in Fondazione Carim
si decideva il management della banca, visto che comune e provincia hanno lì loro
rappresentanti? Per caso i loro rappresentanti dorminavano? non capivano? o più
semplicemente annuivano perchè la Fondazione soddisfaceva quei bisogni di lustro
e lustrini che le casse comunali e provinciali non potevano più permettere?
Ricordiamo ai due enfant-prodige piddini che la Carim ha subito l'onta del
commissariamento con conseguente azzeramento dei vertici e presa del potere da parte
di due commissari arrivati da Roma e nominati da Banca d'Italia.
Non solo, Banca d'Italia ha già commisurato pene pecuniarie nei confronti di quelli
che sono stati ritenuti responsabili per un totale non inferiore al mezzo milione
di euro, salvo i maggiori danni da constatare in sede giudiziaria e penale.
Non solo, Banca d'Italia ha dato il suo assenso al nuovo management scelto ed ha imposto
la società di certificazione per essere certa che i numeri che vengono dati siano reali.
In Aeradria invece continua il solito management di nomina politica, i magnificati
dagli stipendi si sono iscritti fra i creditori privilegiati ed ora si vorrebbe
che il cattivo credito comminato in passato continuasse come se nulla fosse accaduto.
E la società di certificazione che ha provato a guardare dentro ai numeri ha alzato le mani
sconfitta dalla loro ermeticità fallimentare.
Insomma in Carim dovrebbero continuare sbadatamente a concedere crediti a chi ha
dimostrato in passato tanta capacità manageriale da portare un aereoporto al collasso
finanziario con numeri che nessuno riesce ad interpretare.
Ma visto che i due ragazzi hanno indicato una strada percorsa in passato, quella della
finanza allegra fallimentare dove tutto andava bene salve far pagare ai soliti noti,
cerchiamo di applicare quanto successo in Carim.
a) Immediato azzeramento dei vertici con conseguente ricerca e addebito delle responsabilità
civili e penali
b) Nomina da parte di Enac di un commissario temporaneo per l'operatività minima corrente in
attesa dell'approntamento di un bando europeo di assegnazione della gestione dell'aeroporto.
In Carim si è fatto così cari signori.
Si cambia anche se sembra che ancora non l'abbiate capito a pieno.
M5S Rimini