venerdì 12 aprile 2013

Comunicato M5Stelle Rimini

L'aereoporto, la Carim e i due gemelli.

Dopo l'uscita della CARIM sulla disastrosa situazione dei conti di Aeradria, leggiamo non senza sbigottimento, le dichiarazioni del sindaco Gnassi e del presidente Vitali che si fondano su un ardito parallelismo fra i due dissesti: Carim e Aeradria. I superstiziosi, considerando i fatti accaduti, potrebbero addebitare la colpa dei due dissesti (e degli altri che si preparano a venire) alla malefica congiunzione dei due occupanti le poltrone di sindaco e presidente, ma non è in questi campi a noi ostici che ci vogliamo inoltrare. Vogliamo però registrare dei fatti oggettivi alla cui constatazione siamo sicuri i nostri due arditi giovani si sottrarranno. Questione Carim: dov'erano i nostri due baldi giovani quando in Fondazione Carim si decideva il management della banca, visto che comune e provincia hanno lì loro rappresentanti? Per caso i loro rappresentanti dorminavano? non capivano? o più semplicemente annuivano perchè la Fondazione soddisfaceva quei bisogni di lustro e lustrini che le casse comunali e provinciali non potevano più permettere? Ricordiamo ai due enfant-prodige piddini che la Carim ha subito l'onta del commissariamento con conseguente azzeramento dei vertici e presa del potere da parte di due commissari arrivati da Roma e nominati da Banca d'Italia. Non solo, Banca d'Italia ha già commisurato pene pecuniarie nei confronti di quelli che sono stati ritenuti responsabili per un totale non inferiore al mezzo milione di euro, salvo i maggiori danni da constatare in sede giudiziaria e penale. Non solo, Banca d'Italia ha dato il suo assenso al nuovo management scelto ed ha imposto la società di certificazione per essere certa che i numeri che vengono dati siano reali. In Aeradria invece continua il solito management di nomina politica, i magnificati dagli stipendi si sono iscritti fra i creditori privilegiati ed ora si vorrebbe che il cattivo credito comminato in passato continuasse come se nulla fosse accaduto. E la società di certificazione che ha provato a guardare dentro ai numeri ha alzato le mani sconfitta dalla loro ermeticità fallimentare. Insomma in Carim dovrebbero continuare sbadatamente a concedere crediti a chi ha dimostrato in passato tanta capacità manageriale da portare un aereoporto al collasso finanziario con numeri che nessuno riesce ad interpretare. Ma visto che i due ragazzi hanno indicato una strada percorsa in passato, quella della finanza allegra fallimentare dove tutto andava bene salve far pagare ai soliti noti, cerchiamo di applicare quanto successo in Carim. a) Immediato azzeramento dei vertici con conseguente ricerca e addebito delle responsabilità civili e penali b) Nomina da parte di Enac di un commissario temporaneo per l'operatività minima corrente in attesa dell'approntamento di un bando europeo di assegnazione della gestione dell'aeroporto. In Carim si è fatto così cari signori. Si cambia anche se sembra che ancora non l'abbiate capito a pieno.
M5S Rimini