mercoledì 17 aprile 2013

I Miserabili

Victor Hugo, nel Pantheon parigino si rivolterà per la riscrittura del suo celebre romanzo a opera del giovane turco Fassina e della vecchia Finocchiaro. Le esternazioni del sindaco di Firenze stanno riaccendendo lo scontro all'interno del Partito democratico. Ad aprire il fuoco era stato sabato scorso Pier Luigi Bersani a Corviale che, senza mai citarlo, lo aveva definito "arrogante". Arriva un duro attacco dalla senatrice Anna Finocchiaro, che Renzi aveva bocciato per la corsa al Quirinale, dopo le sue corse all'Ikea. Usano la strada dell'insulto, hanno smarrita quella del finto dialogo. Erano tutti d'accordo nella caccia sempre aperta al grillino, i passerotti implumi erano un bersaglio facile, dimenticano anche gli scontrini. Bene ha fatto la Lombardi a dichiarare sotto dettatura, che il MoVimento voterà solo il candidato espresso dai 40 mila privilegiati per anzianità di militanza. Un concetto molto simile alle primarie democrat. Scrivono lettere a Repubblica che ha toccato il fondo della personale etica giornalistica, intervistando il finto nemico Berlusconi. Sono sparite come a Palermo le intercettazioni sulle minorenni del Cavaliere. Cosa non si fa per avere un Presidente come amico. Devo ammettere che la comparsa di Prodi tra i dieci candidati a cinque stelle mi aveva procurato un leggero imbarazzo, ho pensato a Gnassi, a cosa si prova dopo avere fatto una finta operazione cosmetica. Non me lo sarei aspettato nemmeno dall'utile hacker. Questa volta non ce la faranno a ricucire lo strappo, non ci sono elezioni per curare in fretta le ferite. Il partito non si è spaccato seguendo la macelleria delle due storiche componenti. I tagli sono molto più orizzontali, si è formato un gruppo di correnti, con quella Renziana fuori dall'uscio del Nazareno. Bersani davvero oggi incute una emiliana tenerezza, fossi in Casalegno lo proporrei per la presidenza di una onlus di recupero falliti della politica. Ancora non si registrano atti tragici in questo settore, vengono tutti preceduti da elargizioni tanto cospicue quanto scandalose. Nella lotteria del Quirinale, D'Alema sembrava in notevole vantaggio. Un affermato architetto conosciuto da tutto il partito, lo accusa di essere al corrente dell'uso del surplus autostradale. E' scritto nei verbali, che se avessero riguardato (una volta) il Cavaliere sarebbero proiettati anche al cinema. Invece il silenzio dopo le doverose due righe iniziali è calato. Sono sempre più credibili i pentiti ad orologeria che uno stimato professionista. Il Migliore, forse, diventerà il vostro Presidente o forse un Amato, ma se la Gabanelli...

P.S.
Il grillino che vota Prodi è come lo juventino che vota Moratti presidente