sabato 20 aprile 2013

Cento Traditori

Doveva essere il MoVimento a squagliarsi, disperdersi in correnti siciliane, emiliane, lombarde, prodiane. Cento traditori e due mesi di allucinanti stronzate sono stati letali per il miscuglio democrat. La guerra dichiarata ai grillini è stato il cemento che li ha tenuti assieme nel periodo post elettorale. Il risultato li aveva già collocati in uno stato ansioso. La componente più giovane, meno compromessa e legata agli apparati scalpitava, vedeva nel modello grillino una sponda per il futuro. Alla prima sfida quirinalizia si sono spaccati. La mossa su Rodotà è stato un capolavoro tattico di Grillo. Avete notato che hanno cessato di ricordarlo per la sua abilità comica? La fine della segreteria di Pigi era già stata decisa dal risultato elettorale, solo i giornali di regime tenevano artificialmente in vita un partito mai nato. Pier Luigi si sfoga davanti ai suoi parlamentari al Teatro Capranica. Il segretario parla al partito, ormai frantumato in mille pezzi. L’ultimo affronto è stata la bocciatura di Romano Prodi. Franchi tiratori. Semplicemente traditori. Consegno all’assemblea le mie dimissioni. Saranno operative un minuto dopo l’elezione del presidente della Repubblica. Qui rimane il punto. Il nome del Presidente eletto sarà decisivo per capire cosa accadrà del Pidi in futuro. L'elezione auspicata e forse salutare di Rodotà può aiutare un percorso in linea con le aspettative dei militanti, altrimenti ricominceranno da Renzi che ha subito brucianti smacchiature sul cachemire fiorentino. Se dovesse saltar fuori D'Alema, in accordo con Berlusconi, le cose precipiteranno con i forconi che assalteranno le parrocchie democrat. Lo sbrinamento di George non ce lo aspettavamo. Chiudiamo con Rimini. Non abbiamo avuto il premesso di atterrare sulle piste in continuità fallimentare, sono in procura per raccontare le cose che hanno visto transitare in questi anni. Solo loro conoscono la verità di uno scalo che più passeggeri ospitava e più saliva il debito. Cosa farà il Ciclabile Gnassi? Non aspettatevi segnali di coraggio o novità, sono stati abituati a sottomettersi ad Errani, l'ultimo baluardo del vecchio partito. Lo vediamo male, assieme alla sua numerosa corte inciuciante. Cosa succederà, dipende dalla forza di questa esplosione politica. Prima che qualche giornale locale abbia il coraggio e l'onestà di dirlo, lo facciamo noi. Per il MoVimento è pronta l'unica nuova strada, quattro corsie, marciapiedi e..pista ciclabile per Palazzo Garampi.

P.S.
Hanno concesso il..legittimo impedimento a Berlusconi