mercoledì 24 aprile 2013

Comm'è Bella, Comm'è Bella

Comm'è bella, comm'è bella, 'a cittá 'e Pullecenella.

 Napo è tornato! A nulla sono valse le grida di golpe strisciante del Beppe nazionale ma questa volta Grillo ha preso una cantonata. Il golpe non c'entra nulla! Se il parlamento Italiano ha votato un signore in età avanzata che ha perso la memoria di un paese che in 7 anni ha svenduto il patrimonio pubblico, ha trattato con la mafia, ha concesso migliaia di licenziamenti, ha intascato milioni di Euro e ha indotto al suicidio alcuni cittadini, il golpe c'è già stato. Napo è il tentativo maldestro di un potere che utilizza figure imbalsamate per coprire di una coltre fuligginosa la rumba dei scugnizzi. Non serve a nulla gareggiare per nominare il capo dello Stato quando si è minoranza. Parlamentarie, quirinalie e web rappresentano la foglia di fico dietro cui nascondersi per non affrontare a viso aperto quel potere. Ci vuole una strategia comune una strategia che non confonda il fine con i mezzi e soprattutto che non confonda entità astratte, come le imprese, con entità concrete come uomini e donne. Non è l'utilizzo dei mezzi di produzione ma la proprietà che ne fa la differenza; la rete non fa eccezione e l'illusione del suo utilizzo come mezzo di produzione del sapere già in mano ai cittadini è un' abbaglio storico non trascurabile. La rete non basta! In parlamento si vota e il potere ha già deciso cosa e chi votare. Il risveglio potrebbe essere più somigliante a quello di un Truman show che a quello di una terza Repubblica.
nuvola rossa