martedì 30 aprile 2013

Prova Primo Maggio

Un governo debole esposto ai marosi della politica è un governo fragile. I Due Letta hanno concluso il mandato conferito da Napolitano. Ventuno ministri, molte donne, con la vittoria della professionale bruttezza sul fighismo precedente, una spruzzata di colore che fa tanto integrazione e....tanto, tanto, tanto vero berlusconismo. I ciellini festeggiano la loro scomparsa politica con una presenza mai così autorevole in settori pieni di opere da appaltare. Sulla destra la sponda è forte, il Cavaliere liberato d'incanto da tutti i suoi guai giudiziari ed erotici è il vero dominus in una posizione apparentemente defilata ma impedente qualsiasi movimento senza il suo placet. I montiani spogliati dalla presenza ingombrante e fallimentare di Monti, hanno indicato grembiulini bancari messi a proteggere gli interessi europei dominanti. I bond di Draghi non sono nemmeno riusciti a festeggiare la nascita del bambino governativo tanto agognato. La debolezza del sistema italia è purtroppo tanto evidente da renderla disperata. Il fiscal compact è un macigno che pesa sulle tasche vuote degli italiani. Il cecchino dei poveri carabinieri è una soluzione tragica al pari del vezzo di suicidarsi che sembra la nuova mania italiana. Con la differenza che il primo ha avuto una diffusione mediatica con commenti scandalizzati ed impauriti da parte della casta, gli altri silenzi misericordiosi. La parte sinistra del governo è al solito quella più instabile, il pidi non garantisce nemmeno la sua sopravvivenza, i fischi del Primo Maggio saranno antipasti sonori di quello che li aspetta nelle urne e nelle piazze. La Camusso dovrebbe dimettersi prima di Bersani, il suo silenzio sulla formazione di questa squadra non le concede un minuto in più di permanenza sulla scena sindacale. Non basta essere spettinata per essere di sinistra. Solo la Moretti ha il diritto di rappresentare l'eccezione, tanto conta niente. L'esecutivo ha già ricevuto una lettera di sfratto da parte di Vendola, leader di Sel, gli sbandamenti di Nicky sono alle volte sorprendenti, altre perfino credibili. Ha regalato al Pidi un premio di maggioranza e si accorge adesso, con il successo del MoVimento, a chi aveva concesso fiducia? Non ci è mai piaciuto, questo vale anche per Prodi, con il senno di Rodotà valeva forse la pena votarlo. Così avevano ragione a dire che Grillo era un attentatore.