mercoledì 10 aprile 2013

Riccione Scende



Il tema formalmente aperto dal Sindaco di Riccione, sembra teso a verificare quali siano le possibili vie di fuga dalla senso unico alternato del Trc. L'atteggiamento è molto più pericoloso di come hanno descritto le quattro fotocopie locali. Pironi, da tempo pondera un atto che la vicinanza delle elezioni e la disperazione dell'apparato impongono. Non è certo personaggio da mattane, la sua grigia figura di solerte funzionario di un partito che non c'è più, lo mettono al riparo da pirotecniche esibizioni. L'opera più stupida dopo il Palas, vista la modesta rilevanza della quota riccionese nell'Agenzia Fabi, può tranquillamente procedere, l'uscita dal casello di Riccione non comporta nessun fermo. Rimangono le conseguenza politiche, dopo non avere permesso il referendum, si apprestano a celebrare quello elettorale che perderanno anche contro grillini sconosciuti. I resti del partito dovrebbero affrettarsi a chiedere le dimissioni di un sindaco tentennante, affari loro, noi dobbiamo pensare al nostro. Ci aspettiamo l'uscita in serie di tutti i papaveri e notabili, da Melucci, Petitti ed Arlotti a stipendio pieno, fino ad arrivare all'art director che per non sbagliare ha già affisso i manifesti per la Notte Rosa. Non si sa mai cosa può succedere con la Variantona Etica. Da Vitali, dopo il liscio e busso della Carim, ci aspetteremmo una uscita dalla Provincia come quella dei suoi nomadi. E' facile ipotizzare il quesito amletico di Pironi: proviamo a mantenere il Comune dicendo che siamo contro il Trc oppure sosteniamo l'opera come abbiamo fatto e lasciamo ai Cinque Stelle anche questa stronzata? Una Perla di doppiezza ed inganno, se per caso dovessero rivincere, possono sempre dire che la convenzione firmata lo ha impedito.