giovedì 25 aprile 2013

Poveri Diavoli

Poveri Diavoli. Hanno dovuto annoverare Stalin tra i criminali verso l’umanità, hanno dovuto ammettere che era tutto sbagliato dopo la caduta del muro di Berlino, hanno capito che non esisteva nessuna superiorità morale e oggi devono digerire il fatto di non essere in grado di governare il Paese. Poveri diavoli. Pensavano che usando qualche democristiano per rifarsi il look avrebbero potuto cambiare per davvero. Illusi! I democristiani o costano troppo, o non sono che surrogati pseudo-moderati incapaci di dare la tanto ricercata copertura al centro. E allora, nel delirante tutti contro tutti, fanno sorridere le esternazioni fatte con rabbia e tanta, tanta ingenuità, tipica di chi non sa più a che santo rivolgersi. Imola dice che Gnassi è arrogante: lo è diventato dopo il Napolitano bis? Prima era tutto ok? Gnassi, a sua volta, bacchetta Imola e afferma che per lui il partito è uno stile di vita, ci credo, di partito è andata avanti finora la sua vita. Tutti si dicono stanchi del vecchio, ciascuno si propone come il nuovo. Aspiranti arabe fenici che vogliono continuamente rinascere dalle proprie ceneri. Forse non avete capito che questo giochino non paga più? Non lanciate più accuse a nessuno, chiedete scusa per quello che avete fatto e per quello che non avete fatto. Se non ne avete uno, come è probabile, cercatevi un lavoro e lasciate l’amministrazione pubblica ad altri che peggio di come è stato gestito il nome di Fellini, non potranno di certo fare. È vero, il PD è nato male, ma sta finendo anche peggio: una lenta agonia che procura non pochi danni a tutto il Paese.
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