domenica 2 novembre 2014

Fine Corsa

La popolarità di Obama è in forte fase discendente, nonostante la congiuntura economica negli Usa sia favorevole. Come Gnassi è sul Lungomare del Tramonto. Le elezioni di midterm lo confermeranno, da noi hanno tolto anche quelle provinciali, mantenendo la provincia, uno di quei misteri riformatori che solo Pittibimbo poteva escogitare. Gnassi è stato eletto alla quasi unanimità dei venti consiglieri votanti. Un percorso di vera democrazia poltronara. Va a finire che gli addossano anche il patronage di Vitali. La popolarità di Obama è in calo principalmente per colpa della guerrafondaia politica estera. Questa volta saranno in palio tutti e 33 i seggi senatoriali in scadenza, seggi di classe II, tre seggi senatoriali in altri classi, 435 seggi alla Camera dei Rappresentanti in scadenza e quelli dei delegati non votanti del Distretto di Columbia e dei ‘territori insulari’ rappresentati al Congresso, (Samoa, Guam, Marianne Settentrionali e Isole Vergini. Abbiamo preso lezioni dal Cancelliere. Sul piano politico, si tratta, ancora una volta, di comprendere a chi andrà il controllo del legislativo e, in particolare, del Senato, oggi in mano democratica. Una garanzia che proprio le prossime elezioni di midterm potrebbero fare venire meno. Ha legalizzato la marijuana in Colorado, noi lo abbiamo fatto sul Lungomare e Centro Storico limitatamente alle feste sindacali. L’incapacità di soddisfare le aspettative di cambiamento che la sua elezione ha sollevato ha accentuato questo senso d’insoddisfazione, che in diverse occasioni si è tradotto in fronda aperta. Ho tentato un paragone irriverente con il Taglianastri locale, per fare capire che le stesse aspettative erano nate in Città. Pochi conoscevano Gnassi in campo amministrativo, è sempre stato un seguace di qualcuno e spesso qualcosa. Messo al comando in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra ha mostrato le stigmate dell'inadatto, con la ritrosia al confronto, dentro al suo partito e fuori con i cittadini. Per lui sono tutti CiViVo, con i quali si può permettere anche di confinarli in qualche gabbiotto con variante. Le elezioni regionali meno attese della nostra storia, molto emiliana ma scarsamente romagnola, ci attendono stancamente. Non ho letto un programma, scusabile per il Pd, glielo hanno sempre confezionato prima da Bologna ed ultimamente da Ravenna. Ma gli altri? Si limitano a criticare alcuni aspetti emergenti della vita politica ed amministrativa, ce ne sono tanti, Rimini è una fucina quotidiana di disastri, ma non concedi l'immagine di forza capace di affrontare la crisi che colpisce drammaticamente anche l'ex isola felice. Possibile che nel M5S non sia mai stata fatta un'iniziativa sul lavoro che non c'è? Certo che per i parlamentari europei, nazionali, regionali il problema è risolto con lo stuolo di ventriloqui ed accompagnatori plaudenti. Il Cancelliere mi sgrida, non vuole che scriva..pesante, sostiene che è troppo facile. Ha ragione, però li ho votati già ..tre volte, non voglio fare il Giuda.