lunedì 3 novembre 2014

Rutelli

Sono tanti che si appropriano del titolo di "iniziatori di Renzi. Parlo naturalmente delle sverginature politiche e dei primi approcci con il potere locale. Uno degli ultimi outing è di Francesco Rutelli, il grande mistero della vecchia politica italiana. Da intimo pannelliano è diventato candidato, perdente del centrosinistra. La moglie però lavora dal Banana. Ho letto un'intervista nella quale sostiene, senza smentite, che il percorso di Matteo sia stato compiuto al riparo della sua ombra correntizia. Allora leader della Margherita, una delle componenti più"assetate" che abbia mai conosciuto. Hanno mantenuto la prerogativa. Sostiene che il suo intento fosse quello di smantellare ogni traccia della vecchia sinistra, già da giovane presidente della provincia di Firenze e che avesse pochi scrupoli nel suo incessante incedere da una carica all'altra, sconfiggendo i rivali delle primarie. Ma il suo capolavoro è stato quello dell'emarginazione di Grillo. Ha usato una espressione credo romanesca " Gli ha levato la sete con il prosciutto". Intendendo che in una gara al populismo più sfrenato con gli 80 euro ha stravinto. Non ho mai amato il "rutellismo" mi sembrava allora un'altra delle mosse dettate dalla disperazione politica di un partito che non trovava pace e sembrava dovesse continuamente pagare dazio per il comunismo praticato. C'era l'alibi della creazione di un grande cartello elettorale che potesse sconfiggere il nemico Berlusconi. Rutelli era carino ma debolissimo, Prodi brutto ma capace con i suoi borbottii incomprensibili di demolire l'unica macchina da guerra elettorale perfettamente funzionante. Rutelli nel frattempo, come tanti, si è convertito, confessando che: Renzi è un mio allievo, nella Margherita apparteneva alla mia corrente. L’ho seguito da quando è diventato presidente della provincia di Firenze e l’ho anche aiutato a diventare sindaco. Avete capito perchè indico in Zerbini l'unico vero rappresentante del renzismo alla riminese. Ha il difetto di essere leggermente sovrappeso, nel pullman sono saliti tutti prima di lui. L'agile ed elegante Gnassi, pur in ritardo si è seduto vicino all'autista, indicando di fare rotta contro il..Mercato Ambulante. Questo è vero Renzismo.