venerdì 10 marzo 2017

Che Fico!!

Da Berlino Gnassi esalta Fico (Fabbrica italiana contadina), la megastruttura sorgenda a Bologna sul "Food" con patron Farinetti e gestione Coop Alleanza 3.0 su cui il Comune di Bologna ha investito l'ingentissima cifra di 50 milioni pensando di portarvi 9 milioni di turisti, prima erano 6. Sostiene Gnassi che sarà un'opportunità anche per Rimini, di prepararci a organizzare navette, di non fare campaniilismi e via dicendo. Orbene fatti e opinioni, senza voler fare la cassandra con gli amici delle Torri non credo che questa operazione avrà fortuna, firmata Farinetti o con il patronaggio Farinetti, un nome che per me appartiene già al passato per come è veloce l'incedere dei cambiamenti e sotto spiego. Fatti: avrebbe dovuto aprire subito dopo l'Expo o assieme o prima, è in ritardo di 2-3 anni. Ci sono accuse di cementificazione, ci sono molte critiche, incertezze, perplessità per una cosa che nasce vecchia. Ma non è questo che farà per me l'insuccesso di questa iniziativa su cui tanti oggi sono perplessi. Allora: è l'Idea ad essere sbagliata in quanto non più in linea con la sensibilità dei tempi. Per esempio sulla crudeltà connaturata alla zootecnia, al netto del fatto che di queste legate al cibo prima o poi la gente si stancherà a forza di vedere cibo e cucine h24. E voler mostrare il backstage di come il cibo industriale viene prodotto e qual è l'iter che lo porta prima in una Coop 3.0 (che è l'inventio di questa struttura) poi in casa, è un autogol, a prescindere dalla qualità del cibo che supponiamo, a firma Farinetti, essere al di sopra di ogni sospetto. Ma mostrare chianine al pascolo in 300 mq come si farà a Fico per dire che poi ce le mangiamo è fuori dalla sensibilità crescente verso il mondo animale. Lo stesso Farinetti e la "scuola" che lo segue non mi pare abbiano mai speso parole verso la crescente sensibilità vegan. Né in termini salutisti né in termini animalisti: la sua visione del cibo e dell'alimentazione con il mantra del made in Italy, del cibo ti faccio vedere come lo faccio, dei km 0, è già vecchia, quindi è vecchia questa idea di Fico ed infatti risale ai primi anni del decennio che marcia molto veloce. Ci sono altre e-mergenze, prima fra tutte la citata sensibilità vegan che soltanto pensare di mostrare le vacche che ti mangerai è una cosa inconcepibile ormai a metà popolazione, pensate ai bambini. Il mondo di Farinetti e questo progetto per me non sono più al passo coi tempi, in quanto questo fenomeno nasce inizi millennio cibo made in italy etc., ed è già superata. I nutrizionisti ormai unanimi sul mangiare pochissima carne, mangiare verdure, no pasta, no pane etc. Tutte queste cose sono assenti nella retorica della buona dieta mediterranea che è appunto stra-superata e ormai la "servono" solo poche tv. Tutti oggi sanno che il piatto di pasta al pomodoro NON fa bene come ci hanno raccontato per anni, anzi. Che la carne rossa delle chianine al pascolo che Fico ti mostra NON fa sangue, che i salami del triangolo del maiale in cui trovasi Fico fanno male o comunque da assumere in dosi omeopatiche per bene che siano prodotti. E via dicendo. Quindi a mio parere Farinetti è già sub-cultura nutrizionale perché quel mondo che è andato in scena in questi anni dopo il suo avvento su tutte le reti tv e sulla stampa ha già sviscerato tutto su cibo e alimentazione e la gente è oggi in buona parte non tutti, informata, stra-informata. Quindi questa idea di andare nel cuore alimentare d'Italia dove ci sono imprese che fanno cose che ieri erano considerate "buon cibo italiano" e che oggi sono viste come la peste nera da ogni alimentarista di scuola extra-italiana non al soldo di nessuno e fare una megastruttura per golosi, ignorando la questione animalista e salutista, pensando soltanto alla salubrità, al tema "bio" già vecchio e sbugiardato è medioevo. Queste cose propongono ancora una cultura del mangiare alternativo quando ormai si va imponendo una cultura del mangiare il minimo indispensabile quindi megastruttura fuori dal tempo..
 Zobeta