martedì 7 marzo 2017

Noi del PD

Noi del PD siamo così: ci diamo la zappa sui piedi, troppa litigiosità, alla fine andiamo a rimetterci. Arriva quello da fuori che ci commissaria e fa da cuscinetto, da paciere fra gli attriti interni come sta facendo in certo senso Pizzolante a Riccione; è chiaro che se sei diviso ti devi affidare a un esterno. Non stiamo dando un buon esempio con i battibecchi continui fra il numero uno del PD riminese per statuto, ossia il Segretario Provinciale Consigliere Dottor Juri L. Magrini e il Geometra Pruccoli in regione. Già dall'insediamento a via Aldo Moro, Pruccoli ha cominciato a battibeccare con il suo Segretario con dichiarazioni molto pesanti ne cito una per tutte "Magrini sta a Melucci come Ambra stava a Boncompagni", una battura becera, che per altro pochi fra i giovani avranno capito riferendosi a una trasmissione tv di quasi 30 anni fa, fosse o sia vero o meno questo rapporto marionetta-puparo fra il Prof. Melucci, ex Assessore Regionale al Turismo ed ex Vicesindaco e il Dottore Magrini. Io credo, da simpatizzante del PD, che un consigliere regionale, soprattutto se è un geometra, non dovrebbe permettersi certi toni verso il suo Segretario che nell'Organigramma del nostro partito sta a un livello superiore in quanto democraticamente eletto pur con uno scarto di voti non molto alto. Criticare è lecito, è ovvio, ma senza scadere nella rissa verbale, perché alla fine, da cosa nasce cosa, non credo che Magrini potrà, usque tandem, sopportare a lungo chi costantemente ne mina l'auctoritas e l'autorevolezza. Potrebbe anche scapparci la scazzottata e non sarebbe un bello spettacolo di fronte ai nostri elettori, al netto del fatto che a prenderle sarebbe Pruccoli perché l'Ex Assessore Magrini oltre ad essere più giovane è anche allenato. Quindi un richiamo alla responsabilità che senz'altro condivido con la collega Petitti altrimenti finisce "a mazzéte", come diciamo noi pugliesi. Si potrebbe anche dare questa lettura della interminabile rissosità: i due rappresentanti sono i terminali di scarico delle tensioni all'interno del nostro partito, e la loro rissosità è espressione e neutralizzazione di tensioni e divisioni interne a tutti ben note ed in tal senso essa avrebbe funzione "compensatoria" di un conflitto che se messo in atto sarebbe ancor più violento. Resta comunque il fatto che di fronte al nostro elettorato non stiamo dando un bello spettacolo. Certo, se a mandarsi a fare in c. l'un l'altro come da mesi (simbolicamente ovviamente) fanno Pruccoli e il Dottor Magrini fossero direttamente mettiamo Gnassi e Melucci forse sarebbe ancora peggio. Notazione filogica in fine: partito significa "diviso", ma intendesi diviso da altri "partiti", ossia è il corpo politico ad essere partito/diviso in partiti, i quali teoricamente dovrebbero essere pressapoco uniti internamente. Inoltre notare: questi battibecchi Pruccoli-Magrini sono precedenti lo scisma che si sta consumando e quindi in certo senso forse simbolici, anticipatori e forieri di qualcosa che era nell'aria e tutto sommato nell'ordine delle cose da tempo. Concludo con un aneddoto relativo ad un espisodio di cui sono stato involontariamente schifato testimone. Ebbene mesi fa è venuta a Rimini il ministro Boschi a una conferenza alla SGR, pertanto tanti maschietti attorno all'affascinante ministra a mettersi in mostra diciamo così e vi erano anche i due "Red & Toby" di cui si è parlato sopra. Allora: ci credete che Pruccoli ha cercato di fare lo scherzo di togliergli la sedia mentre stava sedendosi per far cadere davanti alle telecamere e alla ministra Magrini con l'evidente fine di ridicolizzarlo: può il partito che custodisce l'eredità intellettuale e politica di Gramsci, Berlinguer... Natta essere ridotto così chiedo? 
Zobeta